Il Premier ha parlato ieri alla stampa, temi centrali le strategie su come affrontare la crisi economica attraverso il taglio del cuneo fiscale, salari, riforma del fisco, caro bollette e salario minimo.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i ministri del Lavoro Orlando e dello Sviluppo economico Giorgetti hanno tenuto una conferenza stampa illustrando le misure messe in campo per illustrare il nuovo patto sociale per affrontare la condizione economica del Paese per proseguire nella crescere e proteggere il potere d'acquisto, di seguito i principali temi trattati.
Presidente del Consiglio, Mario Draghi
- Scenario – Nei mesi scorsi il Presidente ha auspicato che potesse esserci un nuovo patto sociale per gestire la fase che si sta attraversando, garantendo la crescita e la protezione del potere d’acquisto delle famiglie. L’economia italiana continua a crescere, ma le previsioni sono piene di rischi, in primis l’aumento del costo della vita. L’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie e aumenta i costi di produzione, soprattutto nel settore manufatturiero. Si deve intervenire per sostenere l’occupazione, livellare le disoccupazioni, difendere pensioni e salari. Per fare ciò, serve unità tra Governo e parti sociali.
- Contenuto della riunione – Nella riunione di oggi si è stabilito un metodo di lavoro. Si prevedono incontri su energia, trasformazione di settori produttivi quali automotive e acciaio, poi sul PNRR, sul precariato e sulla Legge di Bilancio. Sono poi state presentate le linee su cui muoversi su contratti collettivi e cuneo fiscale per i lavoratori. Le parti si rivedranno tra due settimane, quando il Governo varerà un provvedimento, per il quale ci si confronterà con le forze sociali prima del CdM.
- Operato del Governo – Il Governo ha già fatto molto per famiglie e imprese, stanziando 33 miliardi di euro per mitigare l’effetto dell’aumento dei prezzi dell’energia, soprattutto sui più deboli. In Legge di Bilancio è stato previsto un esonero contributivo per i dipendenti sotto i 35 mila euro, sostenendo i soggetti in difficoltà con i 200 euro. Si deve tuttavia ancora ridurre il carico fiscale sui lavoratori, intervenendo in maniera decisa con spazi nella finanza pubblica, in quanto non si vuole veder aumentare i tassi di interesse.
- Contratti collettivi – Riguardo al rinnovo dei contratti collettivi, questi sono uno dei punti di forza dei nostri modelli industriali. Negli ultimi mesi ci sono stati importanti rinnovi, ad esempio nei settori chimico e farmaceutico, vanno rinnovati quelli scaduti, come commercio e servizi. Non tutti i lavoratori sono coperti da contratti collettivi, e dunque alcuni sono vulnerabili. Si deve agire nell’interesse di questi lavoratori. A livello europeo, è in approvazione la direttiva sul salario minimo, il Governo si deve muovere in questa direzione.
Ministro del Lavoro, Andrea Orlando
- Salario minimo – Il Ministro sta cercando di costruire un meccanismo che definisca un minimo salariale per tutti coloro che non beneficiano di contrattazione o sono soggetti a contratti che hanno realizzato forme di dumping o contratti cd. “pirata”. L’ipotesi di intervento, che nell’incontro di oggi ha raccolto un iniziale consenso, riguarda la possibilità di usare come riferimento i contratti firmati dalle organizzazioni più rappresentative. Queto non escluderebbe la possibilità che vi siano contratti con salari bassi ma sosterrebbe le fasce di reddito più basse, innescando un meccanismo che potrebbe aumentare la media dei salari.
- Dati – Sono quasi 2 milioni e mezzo i lavoratori sono contratti precari: tale dato coincide con la fascia del cd. “Lavoro povero” che ormai pesa per quasi un quinto del mercato del lavoro in Italia. Vi è stato un primo confronto su come utilizzare le forme di sgravio come elemento di stimolo per la qualità del lavoro.
- Rinnovo e conclusione contrati scaduti – Il tema del rinnovo e conclusione dei contratti è stato oggetto di discussione durante l’incontro di oggi. Il Ministro ritiene sia positivo il fatto che nell’agenda collegiale sia entrato il tema della precarietà del lavoro, uno degli elementi che deve preoccupare nell’attuale contingenza, assieme alla crescita dell’inflazione e ai bassi salari.
video della conferenza stampa