In totale da aprile sono state commissariate 102 opere per un valore complessivo di 96 miliardi, di cui oltre il 40% al Sud.
Il Ministro, Enrico Giovannini: “In questi mesi abbiamo lavorato intensamente per avviare opere importanti per il futuro del Paese ferme da troppo tempo.
I commissari straordinari dovranno lavorare intensamente per rispettare i cronoprogrammi e il Ministero sarà al loro fianco per rendere le nuove infrastrutture più sostenibili e far sì che i cantieri vengano organizzati in modo da massimizzare la sicurezza dei lavoratori”.
Con la firma da parte del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dei Dpcm relativi a 45 opere e con la nomina di 20 Commissari straordinari, salgono in totale a 102 le opere finora commissariate per un valore complessivo di 96 miliardi di euro.
In particolare, delle 45 opere oggetto dei Dpcm firmati ieri, 18 riguardano interventi relativi alle infrastrutture stradali per un valore 4,2 miliardi di euro, 15 infrastrutture ferroviarie per 6,9 miliardi di euro, 2 interventi per il trasporto rapido di massa per 1,8 miliardi di euro e 10 presidi di pubblica sicurezza per un valore di 0,596 miliardi di euro). Dal punto di vista dell’area territoriale su cui incidono le opere, le risorse sono così ripartite:
Strade – Nord: 1,6 mld di euro; Centro: 0,45 mld di euro; Sud: 2,2 mld di euro.
Ferrovie: - Nord: 5,4 mld di euro; Centro: 1,1 mld di euro; Sud: 0,45 mld di euro.
Trasporto rapido di massa – Centro: 0,71 mld di euro; Sud 1,1 mld di euro.
Presidi di pubblica sicurezza – Nord: 0,07 mld di euro; centro 0,15 mld di euro; Sud 0,37 mld di euro.
Le opere commissariate sono caratterizzate da particolare complessità progettuale, difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero esse hanno un forte impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale o locale. Per la loro realizzazione o il completamento si rende quindi necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari, figure di alta professionalità tecnico- amministrativa, dotati di poteri derogatori al Codice degli appalti, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell’ambiente e del paesaggio.
“Si tratta di opere importanti per il futuro del Paese e dei suoi territori, opere ferme da troppo tempo per la cui realizzazione occorre procedere rapidamente. Sono certo che i Commissari straordinari si impegneranno al massimo per realizzare le opere nei tempi previsti dai cronoprogrammi, ponendo particolare attenzione all’innovazione, alla sostenibilità ambientale, al dialogo con i territori e alla sicurezza dei lavoratori”, sottolinea il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. “Nell’espletamento delle loro funzioni, i commissari possono contare sul supporto dell’unità di contatto già creata al Ministero”.
La nomina dei 20 Commissari si inquadra nell’impegno del Ministero per accelerare l’iter realizzativo di opere ferme da tempo e fortemente attese dai territori. Sommando le 57 opere già commissariate con i Dpcm del 16 aprile scorso, gli interventi per i quali si è ritenuto di nominare i Commissari sono in totale 102, per un valore di investimento complessivo di circa 96 miliardi di euro. “L’impegno per il recupero delle disuguaglianze territoriali a favore del Mezzogiorno, che ha caratterizzato le scelte poste alla base del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Fondo complementare (con una quota del 56% degli investimenti di competenza del Ministero a favore del Sud e delle Isole) appare estremamente evidente anche in questo caso” aggiunge il Ministro Giovannini. Complessivamente, gli investimenti oggetto dei diversi commissariamenti approvati quest’anno sono così distribuiti per area territoriale: al Nord 28 opere per 28,7 miliardi di euro (30% del totale), al Centro 29 opere per 27,1 miliardi di euro (28%), al Sud 45 opere per 40,3 miliardi di euro (42%).