La prima bozza della Legge di Bilancio 2021 è stata resa pubblica, a cui è seguita una seconda qualche giorno fa. Quali sono le novità in arrivo sugli strumenti agevolativi?
Nella serata di venerdì 13 novembre è stata resa pubblica la prima bozza della Legge di Bilancio 2021, a cui è seguita una seconda qualche giorno fa. Quali sono le novità in arrivo sugli strumenti agevolativi?
Te le sintetizziamo in 16 punti:
INVESTIMENTI 4.0. E TRADIZIONALI
GODIMENTO DEL CREDITO D’IMPOSTA DI CUI SOPRA
INVESTIMENTI IN ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO
INVESTIMENTI IN FORMAZIONE 4.0
INVESTIMENTI AL MEZZOGIORNO
NUOVA SABATINI
SIMEST
FONDO PATRIMONIO PMI
ART. 120 D.L. RILANCIO
INVESTIMENTI PUBBLICITARI
FONDO “TECNOLOGIE E TERRITORIO”
FONDO PER IL SOSTEGNO DELLE PMI CREATIVE
FONDO PER LA PROMOZIONE E IL SUPPORTO ALL’IMPRENDITORIA FEMMINILE
FONDO PER L’INTERVENTO DELLO STATO NEL CAPITALE DELLE PMI
FONDO SVILUPPO E COESIONE
CONSULENZA RELATIVA ALLA QUOTAZIONE DI PMI
1) Per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine sia accettato dal venditore e risulti avvenuto il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo d’acquisto, che hanno a oggetto:
• Beni materiali 4.0, l’aliquota sarà pari:
- al 50%, per gli investimenti fino a € 2,5 Mln
- al 30%, per gli investimenti da € 2,5 Mln a € 10 Mln
- al 10%, per gli investimenti da € 10 Mln a € 20 Mln (nuovo massimale dei costi ammissibili)
• Beni immateriali 4.0, l’aliquota sarà pari al 20% dei costi ammissibili (il cui massimale diventa € 1 Mln)
• Beni materiali e immateriali tradizionali (ex super-ammortamento), l’aliquota sarà pari al 10% dei costi ammissibili (il cui massimale diventa pari a € 2 Mln per i beni materiali, e pari a € 1 Mln per i beni immateriali)
• Beni strumentali allo smart working, il credito d’imposta sarà pari al 15% dei costi ammissibili.
2) Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine sia accettato dal venditore e risulti avvenuto il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo d’acquisto, aventi a oggetto:
• Beni materiali 4.0, l’aliquota sarà pari:
- al 40%, per gli investimenti fino a € 2,5 Mln
- al 20%, per gli investimenti da € 2,5 Mln a € 10 Mln
- al 10%, per gli investimenti da € 10 Mln a € 20 Mln
• Beni immateriali 4.0, l’aliquota sarà pari al 20% dei costi ammissibili
• Beni materiali e immateriali tradizionali (ex super-ammortamento), l’aliquota sarà pari al 6% dei costi ammissibili
• Beni strumentali allo smart working, il credito d’imposta sarà pari al 6% dei costi ammissibili.
Il periodo minimo di compensazione, dagli attuali 5 anni si riduce a 3 anni, a partire dall’anno in cui è avvenuta l’interconnessione nel caso di beni 4.0, o dall’anno di entrata in funzione per i beni tradizionali.
Le PMI con ricavi inferiori a € 5 Mln che effettuano l’investimento entro il 31 dicembre 2021, possono compensare in un’unica soluzione a partire dal 16 novembre 2021.
Il credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022. Inoltre:
Infine, viene introdotto l'obbligo di asseverare la relazione tecnica.
Il credito d'imposta per la formazione 4.0, pari al 40% dei costi ammessi, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022. Inoltre le spese ammissibili, oggi limitate a quelle relative al costo aziendale del personale, vengono così ampliate:
Il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno (45% per le PI, 35% per le MI e 25% per le GI) è prorogato al 31 dicembre 2022.
Prevista inoltre la proroga al 31 dicembre 2022 anche per il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo al Sud, ma con le aliquote maggiorate dell’art. 244 D.L. Rilancio, ovvero:
Disposta per il 2021 una dotazione finanziaria pari a € 370 Mln.
A favore del Fondo 394 sono stati stanziati ulteriori € 1,4 Mld per il 2021 e € 140 Mln annui per il 2022 e il 2023. Prorogata, inoltre, fino a giugno 2021, l’esenzione dalla presentazione della garanzia per le imprese che accedono al finanziamento.
Prorogata al 30 giugno 2021 la scadenza per la sottoscrizione degli strumenti finanziari a valere sul Fondo Patrimonio PMI.
Il credito d’imposta per l’adeguamento dei luoghi di lavoro (ex art. 120 D.L. Rilancio) non sarà più utilizzabile fino al 31 dicembre 2021, ma fino a giugno 2021.
Il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari su quotidiani, periodici ed emittenti televisive è prorogato per il triennio 2021-2023.
Si tratta di un fondo di nuova istituzione, gestito da Invitalia, con dotazione finanziaria di € 500 Mln per ogni anno, dal 2021 al 2025, volto a promuovere gli investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico attraverso contributi pari al 40% delle spese sostenute in macchinari, attrezzature e impianti.
Fondo di nuova istituzione, con dotazione pari a € 40 Mln per il 2021 e il 2022.
Fondo di nuova istituzione, con dotazione pari a € 40 Mln per il 2021 e il 2022.
Fondo di nuova istituzione, con dotazione pari a € 100 milioni per il 2021, che consente l’intervento dello stato nel capitale delle PMI nel settore dell’aeronautica, chimica verde, della componentistica per la mobilità elettrica e dell’energia da fonti rinnovabili.
Stanziati € 50 Mld per la programmazione 2021-2027: € 4 Mld per il 2021 e € 5 Mld annui per gli anni successivi. L’80% sarà destinato al Sud e il 20% alle aree del Centro-Nord.
Il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione di PMI, attualmente previsto fino al 31 dicembre 2020, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021.
La bozza della Legge di Bilancio 2021 - lo dice anche il nome - è una bozza, e pertanto potrebbe subire modifiche prima della fine dell’anno. Sarà quindi nostra cura tenerti aggiornato sulle prossime novità. Nel frattempo, per qualsiasi domanda, scrivici qui.