Nel mese di luglio 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un avanzo di 7.500 milioni
Il fabbisogno dei primi sette mesi dell’anno in corso è pari a circa 34.400 milioni, in miglioramento di circa 44.800 milioni rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2021 (79.219 milioni). Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di giugno 2022
Commento
Nel confronto con il corrispondente mese del 2021, il miglioramento del saldo è dovuto in larga misura all’andamento positivo degli incassi fiscali la cui crescita è ascrivibile ai versamenti in autoliquidazione, sulla quale ha pesato la diversa calendarizzazione dei versamenti per i soggetti ISA che lo scorso anno erano slittati a settembre, nonché all’aumento dei versamenti dei contributi sociali, dell’IVA e delle altre imposte indirette. Il risultato positivo è stato parzialmente attenuato dall’aumento dei pagamenti, cui hanno contribuito: i maggiori prelievi degli Enti di Previdenza per l’erogazione ai pensionati del bonus 200 euro, previsto dall’articolo 32 del decreto-legge 50 del 2022; la maggiore spesa per stipendi, dovuta anch’essa all’erogazione del bonus 200 euro ai dipendenti pubblici, e la maggiore spesa delle Amministrazioni Centrali e Territoriali. Il bonus 200 euro ai dipendenti privati è stato anticipato dai datori di lavoro, con compensazione a valere sui versamenti contributivi del mese successivo. Si segnala l’erogazione della prima tranche di circa 800 milioni relativa al prestito al GSE di 4.000 milioni, disposto dall’articolo 4 del decreto-legge 80 del 2022, per l'acquisto di gas naturale ai fini dello stoccaggio e della successiva vendita.
La spesa per interessi sui titoli di Stato è in linea con il valore dello stesso mese dell’anno precedente.