MEF: Ddl Bilancio 2024, l'audizione del Ministro

Posted on 15/11/2023 in Economia by MEF

Si svolta in data odierna, 14 novembre 2023, presso le Commissioni Bilancio congiunte, l’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nell’ambito dell’esame del Ddl di Bilancio 2024.

Riportiamo di seguito un riepilogo di quanto emerso nel corso dell’audizione.

  • Introduzione – La legge di bilancio è stata predisposta sulla base di una sintesi tra le diverse istanze ed i vincoli interni ed esterni di bilancio. I dati più recenti dicono che il sistema economico italiano ha retto agli impatti dettati dal contesto internazionale, con il PIL risultato stabile rispetto al 2022. Registrato un aumento nel settore dell’industria dopo quattro trimestri di debolezza. L’andamento non è difforme da quanto preventivato con la NADEF. Rispetto all’obiettivo di crescita pronosticato, si prospetta una contenuta revisione al ribasso dello 0.8%. L’attuale sistema continua a creare lavoro in maniera stabile, il tasso complessivo degli occupati si è attestato al 61,7%. L’inflazione, invece, risulta essere molto più contenuta, pari all’1,8% ad ottobre.
  • Manovra – In linea generale, la manovra ha privilegiato il sostegno alle famiglie per compensare la perdita del potere d’acquisto. Le stime puntuali di crescita sono puramente indicative ma grande impulso alla crescita deriverà dal PNRR e dal sostegno ad investimenti privati. Predisposta in un contesto pieno di rischi al ribasso che aleggiano sulle prospettive future, in primis l’aumento del prezzo del petrolio e i tassi di interesse elevati.
  • Vincoli – Illustrati alcuni vincoli che hanno influenzato la manovra. In primis, l’onere dell’interesse sul debito pubblico, con l’andamento debito PIL fortemente influenzato dall’aumento di fabbisogni di cassa riconducibile al Superbonus, che nel mese di ottobre ha visto +4,2 miliardi di euro di interventi rispetto a settembre. La spesa per interessi passivi in rapporto al PIL è prevista raggiungere il 4,6% nel 2026 e questa non è controllabile dal Governo in quanto risente delle decisioni assunte dalle banche centrali. Importante, tuttavia, il merito del credito del paese legato alla capacità di crescita dell’economia, con un obiettivo di disavanzo pubblico sotto la soglia del 3% per rispettare i vincoli europei. Il secondo fattore riguarda l’andamento della spesa per gli effetti sociali, con la spesa in denaro pari al 20,7% del PIL nel 2026, di cui il 15% relativo alla spesa pensionistica che aumenterà di oltre 1% l’incidenza sul PIL nei prossimi anni, arrivando al 17%.
  • Indebitamento – La manovra determinerà un effetto espansivo sull’indebitamento netto delle PA pari a 15,7 miliardi nel 2024, 4,6 miliardi nel 2025, mentre nel 2026 tornerà sotto la soglia del 3% del PIL (3,8 miliardi).  In ogni caso, questa è conforme alle raccomandazioni della Commissione Europea, tra le quali spiccano la rimozione delle misure di sostegno e compensazione dei maggiori costi energetici, la sostenibilità del debito pubblico e miglioramenti del saldo primario, nonché un andamento decrescente del rapporto debito-PIL fino al 139,6% nel 2026.
  • Interventi – Sottolineati i principali interventi previsti dal disegno di legge di bilancio 2024:
    • Potere d’acquisto famiglie – Attraverso l’esonero parziale dei contributi previdenziali dei lavoratori, pari al 7% per i redditi fino a 25k e 6% fino a 35k, il cui intervento assorbe risorse per circa 1 miliardo di euro.
    • Riforma IRPEF – Con il decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, si ridurrà gli scaglioni di reddito da 4 a 3, ampliando fino a 28k di reddito la platea di lavoratori soggetti ad aliquota al 23%.
    • Premi produttività – Si è proceduto alla proroga dell’alleggerimento fiscale relativo ai premi produttività, tassati con aliquota del 5%, favorendo 8050 nuovi contratti di produttiva (+35,6% rispetto al 2022).
    • Fringe benefit – Previsto il potenziamento di strumenti di welfare aziendali e fringe benefit, nonché l’ampliamento delle finalità del loro utilizzo anche al pagamento dei mutui e degli affitti relativi alla prima casa.
    • Rincaro prezzi energetici – Confermata una misura di contrasto ai rincari dei prezzi energetici attraverso un contributo straordinario per i nuclei familiari meno abbienti, cui vengono destinati 200 milioni per il primo trimestre del 2024.

o   Carta “dedicata a te” – Confermato il rifinanziamento della carta “dedicata a te”, riservato alle famiglie con determinate condizioni reddituali per l’acquisto di generi di prima necessità nonché, con specifiche soglie, per le spese relative ai carburanti e agli abbonamenti ai trasporti pubblici.

o   Mutui prima casa – Confermate le agevolazioni sui mutui sulla prima casa.

o   Canone Rai – Ridotto il canone Rai da 90 a 70 euro. Garantito per il servizio pubblico radiotelevisivo un trasferimento di risorse in conto capitale per riqualificare la spesa pubblica incentivando gli investimenti della società.

o   Rinnovi contrattuali personale PA – Incrementate le risorse di 3 miliardi per il 2024 e 5 miliardi per il 2025. Stanziati 2 miliardi per il 2023 con il DL Fiscale per l’erogazione anticipata al prossimo mese di dicembre dell’indennità di vacanza contrattuale relativa all’intero 2024, incrementata di un importo pari a 6,7 volte il valore annuale erogato attualmente.

o   Salute – Incrementato il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard di 3 miliardi di euro per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026. Le risorse saranno destinate al rinnovo dei contratti del personale della dirigenza medica e sanitaria e del comparto sanitario relativo al triennio di contrattazione 2022-2024.

      • Liste d’attesa – Obiettivo fondamentale è quello di ridurre i tempi e le liste di attesa per visite e cure specialistiche, motivo più frequente di rinuncia alle prestazioni sanitarie. Si incrementa, pertanto, il tariffario orario delle prestazioni aggiuntive, che per i medici passano da 60 a 100 euro, mentre per gli infermieri raddoppiano, passando da 30 a 60 euro. Inoltre, le Regioni potranno contribuire allo smaltimento delle liste di attesa utilizzando fino allo 0,4 per cento del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard per il 2024.
    • Denatalità – Predisposto un pacchetto di misure che combina trasferimenti monetari alle famiglie e interventi che facilitino la partecipazione al lavoro dei genitori. Alcune misure riguardano le lavoratrici con contratti a tempo indeterminato con almeno tre figli, che potranno beneficiare dell’esonero totale dei contributi previdenziali fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite di 3.000 euro annui. In via sperimentale, riconosciuto questo intervento anche alle lavoratrici madri di almeno due figli, che potranno beneficiarne fino al compimento del 10° anno di età del figlio con età minore.
      • Congedo parentale – Innalzato al 60% della retribuzione (rispetto al 30 attualmente riconosciuto) l’indennità riconosciuta al genitore che decide di ricorrere ad un ulteriore mese di congedo mentre, per il solo 2024, l’indennità sarà pari all’80% della retribuzione.
      • Asili nido – Per i nuclei familiari con ISEE entro i 40 mila euro, il contributo annuale sarà innalzato fino a 3.600 euro per i nuovi nati dal 2024 in poi, purché nel nucleo sia già presente un altro figlio con età inferiore ai dieci anni.
    • Disabilità – Restano inalterate le risorse a valere sul 2024 e 2025, incrementate quelle a valere dal 2026 per tenere conto delle misure contenute nei decreti legislativi di riforma del settore approvati da poco in CdM.
    • Spesa previdenziale – Confermata la possibilità di ricorrere alla pensione anticipata (Quota 103), lo sgravio dei contributi pensionistici a carico dei lavoratori, pari al 9,19% della retribuzione imponibile lorda, che il datore di lavoro trattiene in busta paga ai fini del versamento all’INPS che potrà per il 2024 essere aggiunto allo stipendio del lavoratore interessato, nonché gli istituti di APE sociale e Opzione donna.
    • Opere pubbliche, ambiente, territorio e calamità naturali – Nonostante le risorse del PNRR stanziate a tal fine, previsti specifici stanziamenti per investimenti in opere pubbliche. In particolare, si prevede il finanziamento per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina (oltre 11 miliardi di euro). Si prevede il rifinanziamento del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, incrementandone la dotazione di 0,2 miliardi per il 2024 e stanziando 0,1 miliardi anche per il 2025. Garantiti investimenti per il miglioramento della rete ferroviaria e stradale, con lo stanziamento di 3,1 miliardi di euro in favore di ANAS e 3,2 miliardi per RFI.
    • Enti territoriali – Stanziati oltre 250 milioni di euro per la realizzazione di messa in sicurezza degli edifici e la promozione della transizione verde, 300 milioni di euro a favore degli enti locali per i progetti di interventi nell’ambito del rischio idrogeologico, energetico delle scuole e degli edifici pubblici. Previste risorse per il Giubileo 2025, per le misure di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, e per l’erogazione dei contributi per la ricostruzione privata nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 mediante finanziamenti agevolati.
    • Imprese – Previsto il rifinanziamento della Nuova Sabatini e del Fondo per la crescita sostenibile, nonché un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali di aziende operanti nella ZES Unica. Previsto un nuovo schema di garanzia, denominato “Garanzia Archimede”, complementare agli strumenti esistenti e finalizzato ad attirare investitori privati nella realizzazione di investimenti che garantiscano un alto valore aggiunto. Lo strumento è operativo fino al 2029 e prevede uno schema di coassicurazione pubblica per effetto del quale gli impegni sono assunti nella misura dell’80% dallo Stato e nella misura del 20% da SACE S.p.A., quota rispetto alla quale è accordata di diritto la garanzia di ultima istanza da parte dello Stato.
    • Prevenzione rischi catastrofali e Fondo garanzia rami vita – Previsto l’obbligo per le aziende di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali – come ad esempio terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. A tal fine, lo Stato svolgerà sia il ruolo di regolatore del mercato relativo a tali strumenti, sia di riassicuratore attraverso la possibilità, per le imprese assicurative, di cedere parte del rischio a SACE. Si istituisce questo fondo di natura mutualistica e regolato da IVASS, volto a garantire una maggiore protezione del risparmio assicurativo.
    • Comuni – Previsti interventi a favore di enti territoriali in dissesto finanziario tramite accordi con la PCDM per efficientare la spesa e migliorare la riscossione dei tributi. Stanziate risorse per le città metropolitane e i piccoli comuni con problemi di spopolamento. Assegnati oltre 500 milioni per compensare i mancati introiti del trasporto pubblico locale relativi al periodo pandemico.
  • Coperture – Un contributo significativo proviene dai Ministeri che hanno ridotto gli stanziamenti di parte corrente e conto capitale pari a 9,6 miliardi, al quale partecipano anche le amministrazioni territoriali. Si è discusso molto sul ritorno all’aliquota al 10% dei beni di prima infanzia, il cui intervento con la LdB 2023 non è risultato efficiente; pertanto, si è provveduto a concentrare le risorse in altri ambiti.  
  • PNRR – Sono in corso interlocuzioni e negoziazioni con la Commissione Europea per l’approvazione di due proposte del governo recanti l’aggiustamento del Piano e il capitolo RePowerEU.
  • Fiscalità internazionale – Con il dlgs si prevede un intervento sul regime di tassazione dei lavoratori cosiddetti “impatriati”, diversi dai ricercatori e professori. Introdotti requisiti più stringenti per accedere all’agevolazione al fine di ridurre le distorsioni e di porre rimedio alle pratiche elusive adottate nell’ambito di gruppi societari operanti in diversi Paesi.
  • Evasione fiscale – Obiettivo è quello di ridurre strutturalmente l’evasione fiscale attraverso la piena utilizzazione dei dati del sistema informativo dell’Anagrafe tributaria e il ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale. Altro tema importante sarà il potenziamento dell’adempimento collaborativo e l’istituzione del concordato preventivo biennale.

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