L'Italia del futuro che non lascia indietro nessuno. Il decreto ‘Imprese, Lavoro, Giovani e Salute’.
Il MEF illustra per settori, i settori interessati dal decreto e gli stanziamenti economici relativi.
Il decreto interviene, con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro, pari all’entità massima dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento, al fine di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione che sono state adottate. 17 miliardi di euro sono destinati alle imprese, alle attività economiche e alle professioni, anche intervenendo sull’abbattimento dei costi fissi, oltre 9 miliardi riguardano misure per favorire l’accesso al credito e alla liquidità delle imprese, più di 4 miliardi di euro per i lavoratori e le fasce più deboli, circa 2,8 miliardi di euro destinati al completamento del piano vaccinale e alla tutela della salute. Infine, le ulteriori risorse sono finalizzate ad un percorso di ritorno alla normalità, partendo dall’avvio del nuovo anno scolastico, alla ripresa delle attività turistiche, culturali, dello spettacolo e dello sport. Un provvedimento quindi che vuole un’Italia che guardi al futuro, ma che non lasci indietro nessuno.
Tra le novità del nuovo “Decreto Imprese, Lavoro, Giovani e Salute" c’è l’introduzione, affianco al criterio del fatturato, del criterio dell’utile per la distribuzione dei sussidi. Si amplia anche l’arco temporale, consentendo a 370mila nuove partite Iva di essere incluse nel programma di sostegno.
Un’ampia parte del Decreto è dedicata ai giovani e, per la prima volta viene previsto un fondo per la ricerca di base, il “Fondo italiano per la scienza”, con uno stanziamento di 50 milioni per il 2021 e 150 milioni a decorrere dal 2022.
Gli interventi previsti si articolano su 7 linee di azione principali:
All’interno di un ampio pacchetto di misure volte al sostegno delle imprese e dell’economia, dal valore complessivo di quasi 16,8 miliardi in termini di indebitamento netto, si introducono ulteriori tranche di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, eliminando le limitazioni settoriali e la classificazione delle attività economiche interessate.
Il nuovo intervento è più articolato dei precedenti, per raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari e fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 15 miliardi di euro.
La misura si articola su diverse componenti:
Inoltre si può annoverare una quarta componente che riguarda l’estensione del contributo a fondo perduto ai soggetti con redditi superiori a 10 milioni di euro. Il decreto prevede che il limite possa essere elevato a 15 milioni nel caso in cui emergano risorse non utilizzate per l’erogazione dei contributi previsti per le partite Iva con un fatturato fino a 10 milioni di euro. A tale intervento confluirebbero anche le eventuali risorse non utilizzate nell’ambito del Decreto Sostegni per la quota eccedente l’importo di 3.150 milioni, che viene destinata al contributo a fondo perduto basato sulla perdita di risultato economico d’esercizio tra il 2019 e il 2020.
Per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese sono previste ulteriori misure:
L’obiettivo di queste misure, che prevedono uno stanziamento complessivo di circa 9 miliardi, è quello di garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’estensione di misure in vigore e l’attuazione di nuovi interventi.
In particolare, per garantire un adeguato accesso al credito è stata prorogata al 31 dicembre 2021 la moratoria sui prestiti, applicata alla quota capitale delle esposizioni oggetto di moratoria e sono stati prolungati al 31 dicembre 2021 gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le PMI e da Garanzia Italia di Sace. La durata massima delle garanzie rilasciate sui prestiti alle Pmi sale da 6 a 10 anni, anche per le operazioni già garantite dal Fondo e per i finanziamenti sotto i 30.000 euro, la percentuale massima della garanzia scende dal 100% al 90%. Sempre nell’ambito del Fondo PMI, si introduce uno strumento di garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti a medio lungo termine per finanziare progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti.
Importanti misure sono state adottate anche per favorire la patrimonializzazione delle imprese: con uno stanziamento di 2 miliardi di euro, si prevede un regime transitorio straordinario della disciplina dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) per gli aumenti di capitale fino a 5 milioni di euro, con la possibilità di trasformare il relativo beneficio fiscale in credito d’imposta compensabile per il 2021. Viene inoltre estesa ai soggetti con ricavi superiori ai 5 milioni di euro la possibilità di utilizzare in compensazione nel solo 2021 il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nello stesso anno nei cosiddetti beni ‘ex super ammortamento’.
Sul fronte della liquidità, con uno stanziamento di 1,6 miliardi, viene accresciuto a 2 milioni di euro il limite annuo dei crediti d’imposta compensabili o rimborsabili, per favorire lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi. Allo stesso tempo, alle imprese fornitrici di soggetti in crisi oggetto di procedure concorsuali viene consentito di recuperare subito l’Iva sui crediti inesigibili senza attendere l’esito della procedura, mediamente pari a 8 anni.
Il decreto stanzia 2,8 miliardi di euro per continuare a sostenere e rafforzare il sistema sanitario e la risposta alla pandemia. In particolare, con 1,65 miliardi viene potenziato il Fondo del Commissario straordinario per l’emergenza. Sono inoltre previsti interventi per ridurre le liste di attesa e l’esenzione dal pagamento del ticket per i controlli dei soggetti che hanno contratto il Covid-19. Parte inoltre un reclutamento straordinario di psicologi con un rafforzamento dei servizi di neuropsichiatria infantile, per garantire assistenza in particolare a bambini ed adolescenti.
Vengono stanziati circa 4,2 miliardi di euro per il proseguimento delle azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie e per l’introduzione di nuove misure volte ad accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica.
Vengono introdotte un insieme di misure per complessivi 1,9 miliardi al fine di sostenere gli Enti territoriali e le autonomie nella difficile congiuntura economica. Fra gli interventi principali, vengono destinati 500 milioni al trasporto pubblico locale e 100 milioni per compensare le minori entrate dell’imposta di soggiorno. Inoltre, viene istituito un fondo da 500 milioni di euro per proseguire il percorso di risanamento dei Comuni in disavanzo strutturale, anche a seguito delle sollecitazioni della Corte Costituzionale.
Sono destinate complessivamente risorse per 1,4 miliardi di euro per promuovere l’indipendenza dei giovani, potenziare il sistema scolastico e incentivare la ricerca di base.
Si amplia la platea dei destinatari delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa (ad esempio esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche) per i giovani under-36 con un Isee fino a 40.000 euro per i quali viene contestualmente potenziato il Fondo di Garanzia prima casa, grazie al quale, per l’acquisto della prima abitazione, i giovani potranno avvalersi della garanzia dello Stato sui mutui che passa dalla misura massima del 50% all’80% della quota capitale. Viene estesa al 31 dicembre la possibilità per lavoratori autonomi e liberi professionisti di accedere al Fondo Gasparrini (Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa) per mutui fino a 400.000 euro.
Sono previste risorse per l’acquisto di beni e servizi finalizzati a contenere il rischio epidemiologico in vista dell’anno scolastico 2021-22, per l’adeguamento degli spazi e delle aule e per potenziare i centri estivi diurni. Viene disposto l’anticipo del concorso ordinario per le discipline in cui si registra più carenza di insegnanti, affinché i docenti possano essere disponibili già a settembre per la ripresa delle lezioni.
Per il finanziamento della ricerca di base, viene istituito il ‘Fondo italiano per la scienza’ con uno stanziamento di 50 milioni nel 2021 e 150 milioni a decorrere dal 2022 al fine di incentivare progetti a contenuto innovativo, valorizzando il profilo scientifico dei proponenti e promuovendo la ricerca presso strutture nazionali, in particolare se proposte da ricercatori italiani impegnati all’estero. L’assegnazione delle risorse avviene attraverso procedure competitive ispirate ai parametri dello European Research Council (ERC).
Inoltre, si prevede un credito d’imposta nella misura del 20% dei costi sostenuti dal primo giugno 2021 al 31 dicembre 2030 per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini.
Ulteriori risorse sono state stanziate per sostenere attività economiche di settori specifici colpiti dalla pandemia, ad esempio i trasporti, la cultura, lo spettacolo e l’agricoltura. Per il settore aeroportuale e gli operatori nazionali sono previsti 400 milioni di euro; vengono incrementati i fondi per lo spettacolo, il cinema e l’audiovisivo e a sostegno di istituzioni culturali e musei. Viene introdotta una indennità una tantum per i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, di 800 euro, e per i pescatori di 950 euro.