Nuovo fattore di sostegno per PMI potenziato dal “Quick Fix”

Posted on 11/01/2021 in Economia by Beatrice Tibuzzi - Assilea

La nuova normativa sul default estende agli intermediari finanziari l'applicazione del "supporting factor" previsto per le esposizioni verso PMI, Assilea analizza gli aspetti d'interesse per il settore.

A fine dicembre (cfr. ns. articolo del 31.12.2020) è stata estesa anche agli intermediari finanziari la possibilità di applicare il nuovo supporting factor previsto per le esposizioni verso PMI, introdotta all’interno del c.d. “Quick Fix”, cioè quel pacchetto di provvedimenti di riforma della regolamentazione per la determinazione dei requisiti patrimoniali delle banche, la cui entrata in vigore è stata accelerata per offrire strumenti di contrasto alle difficoltà finanziarie generate dalla pandemia.

Il c.d. “supporting factor” nasce per favorire il credito alle PMI.  Introdotto nel Regolamento  n. 575/2013 (c.d. “CRR”), per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito per banche e intermediari finanziari consentiva già, a prescindere dalla metodologia utilizzata per la determinazione di tali requisiti (standardizzata o avanzata), di applicare alle esposizioni ponderate per il rischio di credito (cosiddetto “RWA”), un fattore di sconto pari a 0,7619  per la parte di esposizioni verso PMI, ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali. Le tre condizioni richieste ai fini dell’applicabilità di tale fattore di sconto erano le seguenti:

  • l'esposizione verso una PMI (definita conformemente alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, tenendo conto soltanto requisito del fatturato annuo: non superiore ai 50 milioni di euro) era inclusa nella classe delle esposizioni al dettaglio o nelle classi delle esposizioni verso imprese o garantite da ipoteche su immobili;
  • l’esposizione complessiva verso tale PMI non superava la soglia di 1,5 milioni di euro;
  • l’esposizione non era in default.

Il Quick Fix va ad allargare l’applicabilità del fattore di sconto, eliminando la soglia di esposizione e modificando le modalità di calcolo dello stesso. Nella sostanza:

  • viene rimossa la soglia di 1,5 milioni di euro di esposizione ai fini dell’applicazione del nuovo fattore di sostegno;
  • viene inclusa nel calcolo l’eventuale parte di esposizioni verso PMI in default ed esclusa la parte di esposizioni garantite da immobili residenziali;
  • viene introdotto un meccanismo di calcolo, tale per cui il fattore di sostegno viene calcolato come la media ponderata che si ottiene applicando il coefficiente 0,7619 alla parte di esposizione non eccedente i 2,5 milioni di euro ed un coefficiente dello 0,85 per la parte eccedente tale importo.

Di seguito riportiamo un esempio numerico presentato da Banca d’Italia in occasione di una riunione della PUMA 2 (progetto di cooperazione con banche e intermediari finanziari) sulla modalità di calcolo di tale nuovo fattore di sconto, che ora:

  • assume un valore compreso tra 0,76 e 0,85 e si avvicina a 0,85 all’aumentare della parte di esposizione eccedente i 2,5 milioni di euro;
  • si applica ad un numero maggiore di esposizioni, anche a quelle di ammontare superiore a 1,5 milioni di euro, e viene calcolato su un portafoglio più ampio che include anche le esposizioni verso PMI in default.

Tale disposizione consentirà rispetto al passato uno sconto in termini di minore assorbimento patrimoniale (compreso tra il 25% ed il 15% rispetto al requisito ordinario) per le esposizioni verso PMI, senza più vincoli di esposizione massima, ai fini della sua applicazione.

 quick fix.JPG

 

Copyright © 2022 Leasenews All Rights Reserved