L'UE sta lavorando per mettere in atto il suo pacchetto per la ripresa da 750 miliardi di EUR.
Il Consiglio ha adottato oggi un regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, al centro del piano dell'UE per la ripresa. Metterà a disposizione 672,5 miliardi di EUR in sovvenzioni e prestiti per investimenti pubblici e riforme nei 27 Stati membri allo scopo di aiutarli ad affrontare l'impatto della pandemia di COVID-19, promuovere le transizioni verde e digitale e costruire società resilienti e inclusive.
Gli Stati membri riceveranno sostegno dallo strumento sulla base dei rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza, attualmente in fase di preparazione.
"Ora che disponiamo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, è giunto il momento di concentrare tutti gli sforzi sulla preparazione e sulla presentazione di ambiziosi piani nazionali per la ripresa e la resilienza. Il nuovo strumento offre agli Stati membri dell'UE la possibilità senza precedenti di sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 e di intraprendere le transizioni verde e digitale in modo inclusivo. Dobbiamo sfruttare al meglio questa opportunità".
João Leão, ministro portoghese delle Finanze
Ai sensi del nuovo regolamento, gli Stati membri dovranno definire nei rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza un pacchetto coerente di riforme e progetti di investimento che copra sei aree di intervento di pertinenza europea:
Il sostegno sarà connesso alle raccomandazioni specifiche per paese del semestre europeo, che individuano le sfide principali cui ciascuno Stato membro deve far fronte per rafforzare la competitività e la coesione sociale ed economica. Contribuirà inoltre all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali.
Alcuni dei requisiti fondamentali riguardano gli obiettivi verdi e digitali dell'UE. Almeno il 37% della dotazione di ciascun piano deve sostenere la transizione verde e almeno il 20% la trasformazione digitale. Inoltre, tutte le misure incluse nei piani degli Stati membri dovrebbero rispettare il principio "non arrecare un danno significativo", al fine di tutelare gli obiettivi ambientali dell'UE.
È importante sottolineare che gli Stati membri dovranno anche garantire l'istituzione di adeguati sistemi di controllo per la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di casi di corruzione, frode e conflitto di interessi.
Gli Stati membri hanno tempo fino al 30 aprile, di norma, per presentare alla Commissione i propri piani per la ripresa e la resilienza. La Commissione, in genere, disporrà di un massimo di due mesi per valutare i piani e, successivamente, il Consiglio avrà quattro settimane per adottare la sua decisione in merito all'approvazione definitiva di ciascun piano.
Per i piani approvati nel 2021, gli Stati membri potranno ottenere un prefinanziamento pari a un importo fino al 13% delle sovvenzioni e dei prestiti previsti nel loro piano. Il resto dei fondi sarà versato sulla base del conseguimento dei traguardi e degli obiettivi concordati.
Tuttavia, affinché i fondi possano diventare disponibili, la decisione sulle risorse proprie dell'UE deve essere prima ratificata in tutti gli Stati membri, dal momento che essa autorizza la Commissione a contrarre prestiti sui mercati dei capitali per far fronte alle conseguenze della crisi COVID-19.
Il regolamento sarà firmato domani, dovrebbe essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 18 febbraio ed entrerà in vigore il giorno successivo.