Diffusa la comunicazione della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen relativa all'attivazione della clausola di salvaguardia per la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita. E' la prima volta.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha adottato una comunicazione per la sospensione del Patto di Stabilità per far fronte all'emergenza scatenata dal Corona virus.
La Commissione ha ritenutoo che sussistano le condizioni per attivare la clausola di salvaguardia e chiede al Consiglio di approvare questa decisione. In questo modo gli Stati membri potranno utilizzare piena flessibilità per affrontare la crisi sanitaria e le conseguenze economiche determinate dall'epidemia di covid-19.
"La Commissione segue la caduta delle attività economicche che contribuirà a deficit di bilancio sostanzialmente più elevati" - si legge nella nota ufficiale - "e Commissione e Consiglio hanno già chiarito che sarà applicata la piena flessibilità del Patto di stabilità e crescita per le misure legate allo scoppio del COVID-19".
"In particolare, poiché la crisi è un evento che è al di fuori del controllo dei governi e con un forte impatto sulle finanze pubbliche, si applica la clausola. Ciò comporta che l'incidenza sul bilancio delle misure di cui sopra sarà esclusa quando la Commissione valuterà il rispetto del Patto di stabilità e crescita"
"Tuttavia" - aggiunge la Commissione - "la portata degli sforzi fiscali necessari per proteggere i cittadini e le imprese europee dalle conseguenze di questa crisi richiede l'uso di una flessibilità di più ampia portata".
"La clausola di cui all'articolo 5, paragrafo 1, articolo 6, paragrafo 3, articolo 9, paragrafo 1 e all'articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 e all'articolo 3, paragrafo 5, e all'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE ) 1467/97, facilita il coordinamento delle politiche di bilancio in periodi di grave recessione economica".
In particolare, l'articolo 5, paragrafo 1, e l'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1466/97 affermano che “in periodi di grave recessione economica per l'area dell'euro o l'Unione nel suo insieme, gli Stati membri possono essere ammessi ad abbandonare temporaneamente il percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio a medio termine".
In allegato la nota ufficiale.