Il Ministro rappresenta alla Camera l’assenza di definanziamenti per progetti esclusi da Piano, annuncia la riforma politiche di coesione e sottolinea l'importanza di monitorare la spesa. Piano strategico ZES.
Di seguito un sunto dei principali temi oggetto dell'audizione:
Attuazione progetti PNRR
Il Ministro riporta l'attenzione all'articolo 2 del DL PNRR recante "Disposizioni in materia di responsabilità per il conseguimento degli obiettivi del PNRR", l'articolo evidenzia le responsabilità dei soggetti attuatori del PNRR, i quali devono rispettare le tempistiche al fine di garantire il successo del Piano. In questo modo è possibile fotografare la spesa e avere un quadro chiaro dell’attuazione proprio attraverso l’aggiornamento della Piattaforma Regis.
Interventi esclusi PNRR
Il Ministro ha spiegato che la ragione dell’esclunzione dal PNRR di alcuni interventi è stata giustificata dal fatto questi ultimi non erano rendicontabili nel Piano. Ha citato, a titolo esemplificato, lo stanziamento di 6 miliardi per i Comuni, tolto dal PNRR e rifinanziato con fondi nazionali. Il principio adottato è stato quello del "timing": gli interventi che avevano la possibilità di rispettare le tempistiche del PNRR sono stati confermati mentre quelli che non potevano rispettare tali tempistiche sono stati spostati su altre linee di finanziamento. Il Ministro ha ricordato la disposizione secondo la quale i progetti usciti dal PNRR beneficiano delle norme e tempistiche del PNRR al fine di evitare un rallentamento della loro attuazione. Questi ultimi, anche se in ritardo rispetto ai tempi previsti per il PNRR, date le obbligazioni giuridicamente vincolanti che li riguardano, necessitano di individuare coperture economiche per la loro esecuzione.
Competenze Comitato antifrode
Il Comitato Antifrode vede estese le sue competenze dall’articolo 3, del DL in oggetto, anche al PNRR.
Riorganizzazione Struttura di Missione
La riorganizzazione è stata effettuata a costo zero grazie allo spostamento dell’unità di missione del Dipartimento delle Politiche di coesione.
Norme per accelerazione della spesa e norme settoriali
Il Ministro si è soffermato sulle misure atte alla semplificazione e accelerazione della spesa, oltre a norme settoriali frutto di un raccordo con le diverse amministrazioni centrali. Nello specifico le norme in materia di istruzione, università e ricerca, sport, giustizia, infrastrutture, lavoro e politiche sociali, investimenti, protezione civile e salute. Particolare rilevanza è stata data all’articolo 38 sulla Transizione 5.0 che destina 6.3 miliardi per la transizione energetica delle imprese. Ha poi citato la disposizione secondo la quale i progetti usciti dal PNRR beneficiano delle norme e tempistiche del PNRR al fine di evitare un rallentamento della loro attuazione. Tali progetti, anche se in ritardo rispetto alle tempistiche del PNRR, avevano assunto delle obbligazioni giuridicamente vincolanti che hanno determinato la necessità di individuare coperture economiche.
Link all'audizione completa trasmessa dalla WebTV della Camera