Il Report ABI evidenzia che a dicembre 2021, i prestiti alle imprese sono cresciuti dell’1,6% su base annua, l’aumento è del 3,7% per quelli alle famiglie. I tassi di finanziamento restano bassi. Scendono le sofferenze.
Pubblicato sul sito dell'Associazione Bancaria Italiana il Rapporto mensile di febbraio 2022.
DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI
1. A gennaio 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati dell’1,9% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni) (cfr. Tabella 1).
2. A dicembre 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’1,6% su base annua. L’aumento è del 3,7% per i prestiti alle famiglie.
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI
3. A gennaio 2022 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, e registrano le seguenti dinamiche (cfr. Tabella 2):
• il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,13% (stesso valore nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
• il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ulteriormente ridotto al’1,12% (1,18% il mese precedente; 5,48% a fine 2007);
• il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato dell’1,43% (1,40% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).
QUALITÀ DEL CREDITO
4. Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a dicembre 2021 sono diminuite a 15,1 miliardi di euro, rispetto ai 17,6 miliardi di novembre 2021, ai 20,9 miliardi di dicembre 2020 (-5,8 miliardi pari a -28,0%) e ai 27,0 miliardi di dicembre 2019 (-12,0 miliardi pari a -44,3%) (cfr. Tabella 3). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 73,8 miliardi (pari a -83,1%).
5. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è diminuito al 0,86% a dicembre 2021, (era 1,21% a dicembre 2020, 1,58% a dicembre 2019 e 4,89% a novembre 2015).