Lo strumento ponte tra vecchia e nuova programmazione della Politica di Coesione previsto da Next Generation EU per assicurare continuità al sostegno alle imprese autorizza i PON imprese.
I fondi UE aggiuntivi vanno a potenziare le dotazioni dei Programmi operativi 2014-2020 con l'obiettivo di sostenere la ripresa dal Covid in attesa dell'operatività della nuova generazione di POR e PON 2021-27.
Ok di Bruxelles ai fondi React EU per il PON Imprese
Le risorse aggiuntive provengono da REACT-EU, lo strumento ponte tra vecchia e nuova programmazione della Politica di Coesione previsto da Next Generation EU per assicurare continuità al sostegno alle imprese, già duramente colpite dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria.
L'ultima decisione di Bruxelles, arrivata il 27 agosto, riguarda il PON Inclusione.
Il primo via libera della Commissione è arrivato il 6 agosto e ha autorizzato la riprogrammazione del PON IC, che potrà contare su risorse aggiuntive per 1,8 miliardi di euro, di cui 1,565 miliardi per l'annualità 2021, immediatamente disponibili, e 250 milioni per l'annualità 2022, da programmarsi successivamente.
Risorse destinate all'istituzione del nuovo Asse VI “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”, che finanzierà sia interventi a sostegno delle imprese, che misure in materia di energia.
Il 10 agosto Bruxelles ha dato il via libera a 1,1 miliardi di finanziamenti FSE a favore del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione.
Risorse che aiutano a rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario, migliorare l'accesso all'istruzione terziaria e migliorare il capitale umano.
Le misure concrete includono corsi di formazione specialistica per medici, sostegno per borse di studio a studenti provenienti da famiglie a basso reddito, riduzione delle tasse universitarie e fornitura di corsi di formazione specializzati nei settori dell'innovazione e della transizione verde e digitale.
Sempre il 10 agosto la Commissione ha deliberato un importo aggiuntivo di 322 milioni di euro di fondi FESR per il Programma Operativo Nazionale Reti e Infrastrutture.
Tali risorse favoriranno la sostenibilità ambientale riducendo le perdite nella rete di distribuzione idrica del Mezzogiorno.
Il 12 agosto è arrivata una nuova decisione a favore dell'Italia: si tratta dello sblocco di 1 miliardo di euro per il Programma Operativo Nazionale FESR-FSE per le Città Metropolitane. Queste risorse mirano a rafforzare la transizione verde e digitale, oltre alla resilienza delle città metropolitane.
Un'ulteriore iniezione di risorse è stata approvata il 27 agosto a favore del Programma operativo nazionale Inclusione sociale: 90 milioni di euro destinati a finanziare interventi per l'integrazione delle persone in condizioni di povertà e di marginalità estrema e dei senza fissa dimora.