il Governo è intervenuto con misure di contrasto verso gli effetti economici da COVID-19, tramite i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio, con misure a tutela della salute, dei redditi e del tessuto imprenditoriale
Negli ultimi mesi, il Governo è intervenuto con misure di portata senza precedenti per contrastare gli effetti economici dell’epidemia da COVID-19, in particolare tramite i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio, con misure a tutela della salute, dei redditi e del tessuto imprenditoriale che hanno ispirato l’azione anche degli altri Paesi impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid.
La pubblicazione del Programma Nazionale di Riforma (PNR) rappresenta un’ulteriore tappa fondamentale dello sforzo complessivo per il rilancio e la ripresa economica dell’Italia. Il Programma illustra le politiche che il Governo intende adottare nel triennio 2021-23 per il rilancio della crescita, l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione sociale e la coesione territoriale, nel nuovo scenario determinato dal Coronavirus.
Il Governo ha scelto di presentare il PNR successivamente al Programma di Stabilità 2020 per tenere conto dell’evoluzione della pandemia, della fase di graduale riapertura del Paese, nonché delle risposte adottate dall’Unione Europea per contrastare le conseguenze economiche dell’emergenza COVID-19. Il PNR, infatti, traccia anche le linee essenziali del Programma di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan) che il Governo metterà a punto dopo l’adozione dello Strumento Europeo per la Ripresa (Next Generation EU), attualmente oggetto di negoziato in sede di Consiglio Europeo.
La strategia complessiva del Governo per il rilancio del Paese, dunque, coniuga il sostegno alla nostra economia nel quadro della crisi causata dalla pandemia con interventi per sbloccare la crescita economica del Paese e raccogliere le sfide dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e sociale. Il PNR risponde alle Raccomandazioni approvate dal Consiglio Europeo nel 2019 e si ispira alla più recente Annual Sustainable Growth Strategy della Commissione Europea e allo European Green Deal.
“Il Piano di Rilancio e, al suo interno, il Recovery Plan, si baseranno su un forte aumento degli investimenti, su un significativo incremento della spesa per ricerca, istruzione, innovazione e digitalizzazione e su riforme mirate ad incrementare la crescita potenziale, la competitività, l’equità e la sostenibilità sociale ed ambientale. Non si tratta solo di assorbire l’impatto della recessione innescata dalla pandemia, ma di affrontare i nodi strutturali che da tempo inibiscono un pieno e armonioso sviluppo economico e sociale del Paese, accelerandone il processo di modernizzazione e riducendo le diseguaglianze sociali e territoriali acuitesi negli ultimi anni”, scrive il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri nella premessa del Programma.
L’azione del Governo si muove nella direzione di alcuni obiettivi principali: rafforzare la crescita grazie all’innovazione e alla modernizzazione del Paese, migliorare l’equità e l’inclusione sociale, promuovere e incentivare la sostenibilità ambientale.
Per il perseguimento di queste finalità, il Governo intende fare leva su una serie di strumenti:
Una strategia di ampio respiro, volta a rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese nei prossimi anni, e che verrà attuata coerentemente con una politica di bilancio volta a ridurre adeguatamente il rapporto fra debito e Pil.
“È assolutamente necessario evitare che la crisi pandemica, inserendosi su un contesto di scarso dinamismo economico del Paese, nonché di complessi cambiamenti geopolitici a livello mondiale, sia seguita da una fase di depressione economica. Non vi è tempo da perdere, e le notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo devono essere utilizzate al meglio. Bisogna fornire alle famiglie e alle imprese tutto il sostegno necessario per una ripartenza sostenibile nel tempo e da un punto di vista sociale e ambientale, sospingendo gli investimenti produttivi e realizzando riforme da lungo tempo attese”, sottolinea il ministro Gualtieri nella sua premessa.