Ieri videoconferenza con Xi, Merkel, von der Leyen e Michel. Ancora lontano l'accordo sugli investimenti tra UE e Cina.
La riunione ha fatto seguito al 22º vertice UE-Cina svoltosi il 22 giugno ed è stata presieduta dal presidente Michel per l'UE e dal presidente Xi per la Cina.
Hanno partecipato anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e, per la presidenza del Consiglio, la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Ci adoperiamo a favore di una relazione che tenga fede agli impegni reciproci. Una relazione che generi risultati concreti per entrambe le parti che siano positivi anche per il mondo. In alcuni settori siamo sulla strada giusta, in altri servono maggiori sforzi.
Al termine della riunione il presidente Michel, la presidente von der Leyen e la cancelliera Merkel hanno rilasciato un comunicato stampa congiunto che illustra le ambizioni dell'UE nelle relazioni bilaterali con la Cina in diversi settori.
I leader si sono compiaciuti dei progressi compiuti nei negoziati in corso sull'accordo globale UE-Cina (CAI), soprattutto per quanto riguarda le norme che disciplinano il comportamento delle imprese di proprietà dello Stato, il trasferimento forzato di tecnologia e la trasparenza in materia di sovvenzioni. Allo stesso tempo l'UE ha sottolineato l'urgente necessità di compiere ulteriori sforzi in materia di riequilibrio dell'accesso al mercato e di sviluppo sostenibile.
Per quanto riguarda altre questioni commerciali ed economiche, l'UE ha sottolineato che occorre fare di più per migliorare l'accesso al mercato in settori quali l'agroalimentare, i servizi finanziari e il digitale.
Entrambe le parti hanno accolto con favore la firma dell'accordo UE-Cina sulle indicazioni geografiche, che migliorerà l'accesso al mercato cinese soprattutto per i prodotti agricoli europei di alta qualità.
Mettendo in rilievo l'importanza di condizioni di parità anche nei settori della scienza e della tecnologia,i leader hanno chiesto norme etiche elevate nei settori degli sviluppi tecnologici, della sicurezza dei prodotti e dell'innovazione.
La Cina è un partner mondiale fondamentale per ridurre le emissioni globali di gas serra, affrontare i cambiamenti climatici e preservare la biodiversità. Allo stesso tempo la Cina deve impegnarsi a definire un obiettivo di neutralità climatica e a lanciare in tempi brevi un proprio sistema nazionale di scambio di quote di emissione.
L'UE ha sottolineato la responsabilità condivisa di guidare gli sforzi mondiali tesi a sviluppare e diffondere il vaccino anti-COVID-19 e di partecipare all'analisi indipendente delle lezioni tratte dalla risposta sanitaria internazionale alla COVID-19.
L'UE ha invitato la Cina ad assumersi maggiore responsabilità nel sostenere il sistema internazionale basato su regole. I leader dell'UE hanno dato voce alla propria preoccupazione in merito alle misure adottate dalla Cina per imporre la legislazione nazionale in materia di sicurezza a Hong Kong, oltre che in merito al deterioramento della situazione dei diritti umani, ivi compreso il trattamento delle minoranze nello Xinjiang e in Tibet.
I leader hanno convenuto di discutere di tali questioni in occasione del dialogo sui diritti umani che si terrà a Pechino nel corso di quest'anno.
L'UE ha sottolineato la necessità che la Cina si astenga da azioni unilaterali nel Mar cinese meridionale, promuova la pace e la sicurezza internazionali e aderisca alle norme internazionali a sostegno dello sviluppo sostenibile, in particolar modo in Africa.
L'UE si è inoltre dichiarata disposta a continuare le discussioni sull'agenda strategica 2025 per la cooperazione, che potrà essere completata solo quando saranno stati compiuti progressi significativi nei negoziati sull'accordo globale in materia di investimenti.
Una riunione dei leader UE-Cina, con la partecipazione dei capi di Stato e di governo degli Stati membri dell'UE e del presidente Xi, è prevista per il 2021.