Gli ITS, una volta adottati dalla Commissione europea con un regolamento di esecuzione, sono vigenti negli Stati membri. Il primo è entrato in vigore nel 2014, definiscono il modello di rappresentazione dei dati (template) e le istruzioni per la sua compilazione; in aggiunta l'EBA cura altri documenti, non riportati direttamente negli ITS, sul Data Point Model (DPM) e sul formato di trasmissione XBRL, nonché le metodologie per la verifica della qualità delle informazioni (c.d. validation rules).
Nel Single Supervisory Mechanism (SSM) le segnalazioni armonizzate di vigilanza sono raccolte dalle autorità nazionali e trasmesse alla Banca Centrale Europea per lo svolgimento dei propri compiti di supervisione. La BCE inoltra all’EBA le segnalazioni relative alle banche più grandi.
Nel 2018 l’EBA ha redatto gli ITS contenenti gli schemi segnaletici armonizzati in materia di piani di risoluzione. Le informazioni richieste sono state descritte formalmente nella documentazione tecnica (DPM e tassonomia XBRL). A partire dal 2019 il Single Resolution Board ha avviato la raccolta delle segnalazioni di risoluzione secondo lo modalità DPM/XBRL, definendo un’estensione della tassonomia EBA. I dati sono utilizzati per definire le soluzioni da adottare in caso di risoluzione di un intermediario. Il SRB chiede inoltre agli enti sotto la sua competenza ulteriori dettagli informativi.
Le segnalazioni armonizzate di risoluzione, raccolte dalle autorità nazionali in base agli ITS dell’EBA o alle Guidelines del SRB, sono trasmesse al SRB, che a sua volta inoltra all’EBA le informazioni di sua competenza.
A partire dal ciclo di contribuzione 2020 Banca d’Italia ha deciso di raccogliere le segnalazioni sui contributi ex-ante ai meccanismi di finanziamento della risoluzione in formato XBRL. La tassonomia è definita dal Fondo di Risoluzione Unico (Single Resolution Fund). I dati sono raccolti dalle autorità nazionali e vengono inoltrati al SRF al fine di determinare le quote annuali di contribuzione al fondo di risoluzione.