Brugnoli: "Gli ITS, tutti ne parlano oggi, ma ben pochi, in passato, hanno voluto investire su questi istituti nei territori".
"Negli ultimi mesi si sta parlando sempre di più di ITS. Ed è un bene. Grazie anche al primo intervento del Presidente Draghi al Senato, in cui i tra molti temi trattati ha messo in risalto l'importanza degli ITS e la necessità di investire in istruzione tecnica nell'ambito del PNRR". Così il Vice Presidente per il Capitale Umano Giovanni Brugnoli in un intervento sulla Guida del Sole 24 Ore dedicata agli ITS. "Tutti ne parlano oggi, ma ben pochi, in passato, hanno voluto investire su questi istituti nei territori.
“Le imprese invece, e in particolare quelle di Confindustria, dal primo giorno di vita degli ITS non sono mai mancate. Hanno partecipato da protagoniste, e continuano a farlo, alla didattica e alla governance. Il sistema ITS, infatti, è l'unico segmento dell'intero sistema educativo italiano in cui le imprese sono presenti sia nella fase di co-progettazione dei corsi, che nella stessa attività di indirizzo e di gestione dell'amministrazione. È questo l’elemento caratterizzante degli ITS rispetto a tutti gli altri percorsi di formazione. Perché gli ITS non esistono senza le imprese" – ha sottolineato Brugnoli.
"Tutti i migliori studi e report internazionali sulla formazione del capitale umano sono concordi nel dire che conoscere e toccare con mano le tecnologie digitali, nonché apprendere in ambienti "phigital", fisici e digitali, in contesti aziendali, sono i fattori chiave per il successo nel mondo del lavoro. Sono questi stessi trend globali ad animare i lavori del B20 che, con il coordinamento di Confindustria, stanno lavorando a un'edizione molto importante del G20, in programma in Italia a fine 2021" – ha osservato il Vice Presidente.
"In questa Guida, giovani, genitori e insegnanti, possono scoprire come gli ITS rispondano perfettamente all'obiettivo di offrire una piena esperienza formativa 4.0. Nella maggior parte degli ITS, infatti, e sicuramente in quelli dove è più forte la presenza di imprese manifatturiere, la formazione si svolge sul campo per almeno un anno su due ed è arricchita dall'utilizzo di tecnologie abilitanti per la didattica. Internet delle cose, simulazioni tecnologiche e stampanti 3D. Linguaggi e dotazioni che tutte le realtà imprenditoriali devono avere se vogliono competere in una fase storica senza precedenti, in cui la crisi pandemica ha dato un forte impulso alle innovazioni digitali del 5G” – ha fatto notare Brugnoli.
“Ecco perché l'Italia investirà fortemente sugli ITS attraverso le risorse europee, dove l'importanza dei percorsi professionalizzanti post-diploma è riconosciuta da tempo, specie in paesi come Germania, Austria e Francia. I numeri degli iscritti agli ITS sono ancora bassi rispetto ai nostri partner europei ma il loro potenziale è davvero enorme” – ha detto il Vice Presidente, auspicando che sempre più giovani scelgano gli ITS e le loro peculiarità, sentendosi pionieri di questa novità sul fronte della formazione del capitale umano. “Basta pensare agli ITS come a percorsi di serie B o destinati a chi è indeciso sul ciclo universitario da intraprendere” – ha affermato. “Chi sceglie gli ITS ha nel cuore la voglia di innovare, di lavorare da protagonista in un'impresa o magari di fondarne una. A suo modo dimostra di essere una persona pronta a mettersi in gioco, che mostra di saper guardare alto e vuole affrontare il cambiamento per governarlo e non per subirlo.
Questa Guida del Sole – ha concluso Brugnoli - permetterà a tanti di conoscere gli ITS più da vicino per apprezzarne non solo gli indiscutibili vantaggi occupazionali ma anche di coglierne il valore aggiunto nel settore del Made in Italy, che proprio grazie agli ITS può diventare sempre più riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo".