Il Piano definisce la politica di sviluppo delle regioni del Mezzogiorno che rientrano nella ZES Unica, individuando i settori da promuovere, quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari della Zona Economica Speciale. L’iniziativa punta a sostenere non soltanto la nascita di nuove attività produttive ma anche la crescita e lo sviluppo delle esistenti.
Nel documento sono state identificate nove filiere da rafforzare (agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, Made in Italy, Chimica e farmaceutica, Navale e cantieristica, Aerospazio e Ferroviario) e tre tecnologie da promuovere (le tecnologie digitali, il cleantech e il biotech).
Il Piano è il risultato di un percorso di partecipazione avviato dalla Struttura di Missione ZES e che ha previsto un intenso dialogo con le amministrazioni centrali, con le Regioni, con i rappresentanti delle amministrazioni locali, Anci, Upi e il partenariato economico-sociale. In parallelo è stato costituito un gruppo tecnico di alto livello composto da esponenti designati da istituzioni e associazioni quali CNEL, Banca d’Italia, Banca Europea degli Investimenti, OCSE, Cassa Depositi e Prestiti, ISTAT, Censis, Confindustria, Svimez, Assonime.
Che cos'è la ZES unica Mezzogiorno
La Zona Economica Speciale (ZES) Unica Mezzogiorno, è stata istituita il 1° gennaio 2024 con il Decreto-Legge 19 settembre 2023, n. 124 , convertito in Legge n. 162 del 13 novembre 2023 (GU n. 268 del 16 novembre 2023) e comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
La Zona Economica Speciale è definita dalla legge come una “zona delimitata del territorio dello Stato, nella quale l’esercizio di attività economiche ed imprenditoriali, da parte sia delle aziende già operative nei relativi territori, sia di quelle che vi si insedieranno, può beneficiare di speciali condizioni, in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo.
La ZES Unica Mezzogiorno mira a fornire un approccio integrato e coerente per sostenere lo sviluppo economico e la crescita nelle regioni interessate attraverso la semplificazione amministrativa (Autorizzazione Unica) e l’agevolazione degli investimenti.
Video di presentazione del Ministro