È stato pubblicato sul sito della Banca il paper del Vice Direttore Generale Paolo Angelini dal titolo "Strategie di decarbonizzazione dei portafogli: domande e suggerimenti".
Gli intermediari finanziari stanno integrando il clima nella gestione del portafoglio e nelle strategie di prestito Un obiettivo condiviso è quello di gestire correttamente i rischi correlati. Molti sono anche spinti dal desiderio di fare la propria parte per contribuire alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Nei loro sforzi per perseguire questi due obiettivi, molti intermediari si sono impegnati a ridurre le emissioni di carbonio finanziate dal lato attivo dei loro bilanci e a raggiungere l'azzeramento delle emissioni finanziate entro il 2050, possibilmente raggiungendo obiettivi quantitativi intermedi. Il disinvestimento da imprese ad alta intensità di carbonio e l'investimento in imprese a bassa intensità di carbonio dovrebbero ridurre il rischio di transizione (primo obiettivo), e rendere più difficile l'accesso ai finanziamenti per i produttori di emissioni elevate, spingendoli a ridurre gli investimenti in tecnologie inquinanti (secondo obiettivo). Il documento di Bankitalia sostiene che questa strategia, apparentemente semplice e sensata, nasconde numerose complessità le cui implicazioni non sono ancora state del tutto chiarite e che alcune delle sue conseguenze potrebbero essere indesiderate. In poche parole, nonostante i sostanziali progressi sostanziali compiuti negli ultimi anni, sono necessarie ulteriori ricerche per far luce sul modo in cui il settore finanziario possa perseguire efficacemente i suddetti obiettivi quantitativi... continua a leggere il documento