Paolo Angelini, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, è intervenuto al convegno "Il risparmio per la crescita", organizzato a Milano dall'Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito (ANSPC).
Le conseguenze dei cambiamenti climatici interessano il sistema finanziario sotto diversi aspetti. Il materializzarsi dei relativi rischi – fisico e di transizione – può determinare danni agli immobili e alle aziende, o l’obsolescenza di intere catene produttive. I potenziali effetti negativi sulla stabilità dei singoli intermediari e del sistema finanziario sono la ragione principale per cui le banche centrali e le autorità di vigilanza hanno inserito da tempo la sostenibilità ambientale nei propri programmi di lavoro. Inoltre, assicurando una gestione adeguata di questi rischi il sistema finanziario può fornire un contributo fondamentale per convogliare le risorse necessarie alla transizione verso un’economia sostenibile. Tra le banche del Meccanismo di vigilanza unico è in aumento la consapevolezza dell’importanza dei rischi climatici e ambientali; tutte quelle significative hanno iniziato a valutare come integrare questi rischi nelle proprie attività. Il grado di avanzamento dei lavori è eterogeno. Nessuna banca è completamente in linea con le aspettative della BCE in materia, ma si registrano progressi su vari fronti. Le banche hanno finora orientato i loro sforzi soprattutto verso la raccolta di dati e lo sviluppo di esercizi per valutare il rischio di transizione. Le prassi di gestione del rischio fisico risultano invece generalmente meno avanzate...Leggi il documento completo