Nuovo obiettivo per Acea: smart city nuove tecnologie per costruire un futuro sostenibile.
I protagonisti dell’innovazione a confronto sui nuovi modelli urbani all’insegna della digitalizzazione e della sostenibilità.
Si è tenuta, al Salone delle Fontane dell’Eur, la seconda edizione dell’Acea Innovation Day, dal titolo “Costruttori di futuro”. L’evento, nato dalla volontà del Gruppo di aprirsi al confronto per trovare nuovi spunti su come coniugare la sua vocazione, industriale e sostenibile, con le sfide del futuro, ha focalizzato l’attenzione sui temi dell’innovazione e su come questi possano rappresentare la spinta per una ripresa solida e duratura per il Paese.
I lavori della giornata, aperti dalla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, hanno visto susseguirsi, nei diversi panel, gli interventi di Gianmatteo Manghi, Ceo Cisco Italia, Stefano Rebattoni, General Manager IBM Italia, Massimo Tedeschi, Chief Technology Officer Leonardo, Fabio Fregi, Country Manager Google Cloud Italia, Claudio Arcudi, Responsabile Energy & Utility di Accenture Italia nonché della Presidente di Acea Michaela Castelli e dell’Amministratore Delegato Giuseppe Gola. Nella seconda parte della giornata sono invece intervenuti i manager di Acea a confronto con Luciano De Propris, Responsabile Sostenibilità & Open Innovation Consorzio ELIS, Stefano Molino, Responsabile Fondo Acceleratori CDP Venture Capital SGR, Davide Dattoli, CEO Talent Garden e Alberto Onetti, Presidente Mind The Bridge. I lavori sono stati chiusi da Ivan Vigolo, Chief Innovation & Information Officer del Gruppo Acea.
Digitalizzazione, cybersecurity, energia green, mobilità elettrica, economia circolare, resilienza delle reti per gestire la crescita della domanda elettrica e lottare contro il cambiamento climatico: questi gli argomenti al centro dell’evento che si è svolto in modalità phygital (in parte in presenza, in parte digitale) per delineare gli scenari e i nuovi modelli industriali che si stanno determinando dopo la crisi indotta dal Covid 19. Le utilities, che offrono servizi essenziali alla collettività e sono presenti in maniera capillare sui territori, infatti, con il supporto dei player tecnologici, possono giocare un ruolo rilevante nella crescita del sistema Paese, nel rispetto dei principi del Green Deal, e nella trasformazione delle città in smart cities.
La sfida è la creazione di un ecosistema e di una comunità di innovatori che agiscano insieme per accelerare il processo di evoluzione tecnologica delle infrastrutture con l’obiettivo di sviluppare la competitività delle imprese e offrire servizi più efficienti. In questa direzione vanno gli oltre 50 progetti sui quali Acea sta lavorando in ambito innovazione, alcuni dei quali sono stati illustrati con maggiore dettaglio durante l’evento. Nell’ambito della distribuzione elettrica, ad esempio, l’azienda ha adottato, per il monitoraggio delle reti, foto satellitari e droni che riducono le emissioni di CO2, e per l’individuazione di guasti sulla media tensione, un sistema basato su intelligenza artificiale e Machine Learning. Per l’idrico il modello di riferimento è quello della Smart Water Company, caratterizzato, grazie alla digitalizzazione della rete, da una gestione ancora più responsabile e sostenibile della risorsa idrica. Sul fronte della mobilità elettrica Acea ha avviato un piano che prevede entro il 2024 l’installazione di 2.200 colonnine elettriche e attivato una App che consente di gestire la ricarica tra gli oltre 10.000 punti abilitati in Italia. Per l’economia circolare sta lavorando sul compostaggio di prossimità grazie a un mini-impianto a km zero dotato di una tecnologia sensoristica. Tutti questi progetti si inquadrano nelle strategie di sviluppo previste dal Piano Industriale di Acea 2020-2024, che ha destinato 615 milioni di euro agli investimenti in innovazione e tecnologia.