Una soluzione a livello comunitario al problema della conservazione e utilizzo di una grande mole di dati. L’Italia ne farà parte?
I dati sono una risorsa strategica: sfruttarla al meglio deve essere l’obiettivo degli ecosistemi aziendali. In questo contesto, la Germania ha presentato Gaia-X, un progetto che coinvolge oltre 100 aziende Ue e istituti di ricerca di 17 paesi. Obiettivo: dar vita a infrastrutture capaci di rivaleggiare con i big Usa.
Gaia-X, l’infrastruttura cloud made in Ue, è stata ufficialmente presentata dal governo tedesco in occasione del Summit Digitale 2019: si propone così una soluzione a livello comunitario al problema della conservazione e utilizzo di una grande mole di dati. Un problema finora risolto “parcheggiando” il patrimonio informativo di enti governativi, aziende, professionisti e singoli cittadini nelle casseforti virtuali delle imprese americane e cinesi.
Al momento, nel progetto Gaia-X, sono coinvolte oltre 100 aziende europee e vari istituti di ricerca di 17 paesi: l’intenzione è di coinvolgere nel breve periodo anche altri paesi e la Francia si è già fatta avanti.
L’auspicio è che anche l’Italia possa fornire il proprio contributo e giocare un ruolo di primo piano.
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