Al 30 settembre 2020, sono 3.422 le startup innovative avviate grazie a una modalità di costituzione digitale e gratuita.
È quanto emerge dalla 17ª edizione del Rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato in data odierna dal MISE, in collaborazione con Unioncamere e InfoCamere. Grazie a questa misura, operativa a partire dal luglio del 2016, gli imprenditori innovativi italiani possono costituire la propria startup secondo una modalità interamente digitalizzata, con il supporto tecnico della propria Camera di Commercio (CCIAA) o in totale autonomia. L’esenzione dall’atto notarile consente un risparmio medio sui costi d’avvio stimato in circa 2mila euro.
Nel terzo trimestre 2020 si sono iscritte alla sezione speciale 292 nuove startup innovative costituite online, il numero più alto tra tutti i trimestri dal 2016. Il dato si inserisce in un contesto di lieve ripresa del sistema industriale italiano a seguito dell’emergenza da covid-19 e conferma tale trend.
Il Rapporto poi, oltre a presentare la distribuzione geografica delle startup costituite digitalmente, si concentra su due aspetti di particolare interesse: il tasso d’adozione territoriale della modalità online sul totale delle imprese di nuova costituzione, e la durata media delle pratiche.
La nuova modalità è diffusa sull’intero territorio nazionale, con una forte presenza in tre regioni – Lombardia (27,1%), Lazio (11,1%) e Veneto (11%) – che ospitano insieme quasi il 50% delle startup costituite online. Milano si conferma il principale polo per le startup innovative italiane, rappresentando da sola il 17% di tutte le aziende create digitalmente.
Scarica il nuovo report: La nuova modalità di costituzione delle startup innovative - 17° rapporto trimestrale (pdf)
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