Oggi a Parigi il “One Planet Summit for Biodiversity”. La crisi sanitaria globale è stata un drammatico promemoria dell'importanza della natura per la nostra vita quotidiana e per le nostre economie. Video del Summit
La biodiversità, come si legge nel paper di presentazione del meeting, è la nostra assicurazione sulla vita. Tuttavia, il danno agli ecosistemi è senza precedenti e avrà importanti conseguenze sui nostri stili di vita nei decenni a venire. Secondo i sociologi, invertire questa tendenza è una grande sfida per il prossimo decennio in cui bisognerà ripensare tutto il nostro rapporto con la natura. Si tratta di una grande sfida sociale ed economica che richiederà una profonda trasformazione delle catene del valore, dei nostri modelli di business e delle nostre abitudini di consumo, per porre fine ai modelli di produzione distruttivi degli esseri viventi. Ovviamente questa sfida globale richiede un'azione concertata a tutti i livelli (internazionale, nazionale, locale) e da parte di tutti gli attori (governi, organizzazioni internazionali, imprese, associazioni, cittadini). Il forum di oggi - a cui parteciperà anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte - organizzato in collaborazione con le Nazioni Unite e la Banca Mondiale, come spiegano gli organizzatori francesi, sarà l'occasione per innalzare il livello di ambizione della comunità internazionale sulla protezione della natura, rispondendo ai nuovi interrogativi sollevati dalla crisi. Il manifesto dichiarato del One Planet Summit sarà quello di creare una dinamica mobilitazione politica che porterà alla COP15. Per questo sono stati scelti quattro temi chiave per la conservazione della vita. La protezione degli ecosistemi terrestri e marini è un pilastro essenziale di azione a favore della biodiversità. Le aree protette, e la conservazione delle specie che vi abitano, giocano un ruolo chiave nella protezione e nel ripristino della biodiversità e saranno un fattore determinante per ottenere un'inversione di tendenza.
La promozione dell'agroecologia consente di proteggere la diversità degli ecosistemi riducendo l'inquinamento, consentendo una maggiore creazione di posti di lavoro e agendo per la sicurezza alimentare. Il vertice si concentrerà sull'accelerazione dell'attuazione della Grande Muraglia Verde per il Sahara e il Sahel. Infine, il legame tra deforestazione, specie e salute umana è sotto i riflettori. Il vertice consentirà di lavorare meglio insieme per prevenire future pandemie, attraverso la lotta alla deforestazione e la prevenzione dei rischi legati al nostro contatto con le specie selvatiche.