Nell'intervento che l'ad di Enel, Francesco Starace, si è colto un preciso allarme che il quadro delle sanzioni possano determinare delle forme di ritorsioni da parte di Mosca
''Dobbiamo essere pronti a qualche forma di ritorsione, dobbiamo" - ha detto Starace nella sua lucida disamina della situazione - "essere preparati ad affrontare una riduzione delle forniture di combustibili fossili dalla Russia. Non dimentichiamo che compriamo petrolio, gas ma anche carbone dalla Russia e questo deve essere preso in considerazione a livello globale. Dobbiamo pensare a ridurre dipendenza e diversificare il prima possibile".
Rispondendo alla domanda formulatagli da un giornalista se la riduzione delle forniture energetiche dalla Russia possa essere affrontata e gestita senza molti problemi, Starace è stato molto chiaro, usando parole quasi spietate: "Sognare che vi possa essere una transizione senza traumi è un'illusione. Bisogna prepararsi al peggio e sperare che non si verifichi ma non è una situazione facile e ci potranno essere degli shock".
Starace, poi, ha fatto una analisi della crescita esponenziale dei prezzi energetici, che hanno favorito il settore, generando introiti notevolissimi. Su questo punto il giudizio dell'ad di Enel inequivocabile, diventando quasi un atto d'accusa verso chi ''ha beneficiato molto da quanto avvenuto'', aggiungendo, quindi, che ''chiaramente i prezzi del gas non sono giustificabili, sono alti senza una buona ragione''. Per questo ha aggiunto che la soluzione ''è quella di imporre un limite ai prezzi del gas perché' questi aumenti non sono giustificati e chi ci guadagna sono solo le trading companies e alcuni importatori. Ma i limiti sul prezzo devono essere introdotti''.