Dalla generazione della nuova instant survey di Areté si osservano i consumi di mobilità delle generazioni “Y” e “Z”: auto sempre al centro della mobilità dei più giovani, con qualche sorpresa
L’auto resta il mezzo preferito anche dai “giovani” per gli spostamenti quotidiani. Le nuove generazioni guidano veicoli ad alimentazione tradizionale, ma sognano l’auto elettrica. Cresce la propensione verso la mobilità condivisa, car sharing in testa. La concessionaria viene considerata un passaggio indispensabile per condurre la trattativa di acquisto e concluderla dopo aver acquisito le prime informazioni online. Millennials e Zoomer sono proiettati al futuro epronti a guidare l’evoluzione verso una mobilità sempre più condivisa, elettrica e digitale.
Sono queste le principali evidenze che emergono dalla nuova instant survey “Millennials e Zoomer quale è il loro rapporto con l’auto e la mobilità”, condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica) nel mese di maggio per indagare sul campo i consumi di mobilità delle generazioni “Y” (i nati tra il 1981 e il 1995, i cosiddetti Millenials) e “Z” (nati dopo il 1995, i cosiddetti Zoomer).
Come si spostano Millennials e Zoomer? Cresce la domanda di pay-per-use mobility.
Anche per i più giovani l’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato (quasi 6 su 10 la usano per gli spostamenti abituali), seguita dai mezzi pubblici (usati dal 18% del campione) e da bici e mezzi (auto, monopattino e bike) in sharing, entrambi al 4% delle preferenze.
Ma quale mezzo di trasporto possiedono queste generazioni? Il 38% degli intervistati ha un’autovetturapersonale o di famiglia, il 29% una bicicletta, il 26% una moto o uno scooter. Nella gran parte dei casi(82%) il mezzo (auto-moto-scooter) di proprietà ha un motore endotermico. Tra le alimentazioni alternative spicca il 9% del GPL, ancora indietro l’elettrico, fermo al 4%.
Un dato conferma un trend in atto negli ultimi anni: 4 giovani su 10 utilizzano stabilmente i servizi di sharing e in particolare il car sharing, preferito da oltre la metà di quanti si servono dei mezzi incondivisione. Dietro il successo della formula soprattutto l’utilizzo in base alle reali necessità del momento (indicato da un utente 1 su 3) e l’attenzione all’ambiente garantita dalla vettura condivisa (segnalato dal 22% dei rispondenti). Complice anche il caro carburante dell’ultimo semestre, cresce anche l’appeal del car pooling, utilizzato dal 30% del campione con i colleghi di lavoro.
E se Millennials e Zoomer dovessero acquistare un’auto?
Quasi il 70% del campione si dice pronto a scegliere l’elettrico in occasione del prossimo acquisto dell’auto. A spingere queste nuove generazioni in tale direzione sono in particolare il risparmio economico sui costi di carburante, sui consumi e sulla manutenzione (evidenziato dal 55% del campione)e il minore impatto ambientale (36%).
Nonostante il boom delle nuove forme di mobilità, la proprietà mantiene il suo appeal: il 49% dei giovanisi dice disponibile ad attivare un finanziamento per comprare la nuova vettura, il 27% a pagare in contanti e il 15% a prenderla in leasing.
Tra la vettura nuova e quella usata non c’è partita: quasi 7 su 10 preferiscono comprare la prima e si dicono disposti a pagarla fino a 20.000 euro. Un potenziale acquirente su quattro si dice anche pronto a spendere oltre 26mila euro per comprarla.
Un focus della ricerca ha analizzato i canali da cui Millennials e Zooomer acquisiscono le informazionipreliminari all’acquisto dell’auto: il 63% prende online le prime indicazioni, il 17% si informa attraverso le riviste specializzate e l’8% si affida al passaparola. Dopo un primo passaggio online, però anche i consumatori più giovani preferiscono effettuare la trattativa (lo indica il 60% del campione) e concludere l’acquisto (90%) in concessionaria.
Il futuro della mobilità
Guardando agli scenari futuri della mobilità, le generazioni Y e Z non hanno dubbi: sono decisamente convinti che le vendite delle vetture elettriche sorpasseranno quelle delle auto ad alimentazione tradizionale e che la tecnologia della guida autonoma farà passi da gigante nei prossimi anni; mostrano convinzione, ma con meno certezze, anche sul passaggio dalla proprietà all’uso del bene auto e sulla possibilità di avviare e concludere online tutto l’iter di acquisto di una vettura.
“Lo studio”, sottolinea Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “fornisce uno spaccato interessante sulle scelte future di una fascia di consumatori destinata a diventare sempre più strategica per il mercato automotive dei prossimi anni. Interpretare correttamente i loro desideri può assumere una rilevanza decisiva per i car maker, già oggi alle prese con un mercato in continua evoluzione. Gli under 35 si dimostrano aperti al cambiamento: sensibili al tema ambientale e al processo di elettrificazione, vicini a un modello di mobilità condivisa all’interno dei contesti cittadini e propensi a una graduale evoluzione verso modalità di acquisto sempre più digitali”.