In Europa si acuisce la preoccupazione per il possibile stop ai motori a combustione termica al 2035, mentre, in Italia, gli effetti degli incentivi hanno per ora portato ad una riduzione della flessione di mercato
Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a maggio le immatricolazioni di auto ammontano a 948.149 unità, il 12,5% in meno rispetto a maggio 2021.
Nei primi cinque mesi del 2022, i volumi immatricolati raggiungono 4.531.598 unità, con una variazione negativa del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“A maggio il mercato auto europeo registra una nuova flessione a doppia cifra (-12,5%), sebbene più contenuta rispetto ad aprile - afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA.
Ancora una volta, tutti e cinque i major market (compreso UK), che nel complesso rappresentano il 70,1% del totale immatricolato e registrano nel mese una contrazione del 13,3%, di poco superiore alla media europea, chiudono con vendite in calo a due cifre: Regno unito -20,6%, Italia -15,1%, Spagna -10,9%, Germania -10,2%, Francia -10,1%. Le vendite di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) in questi cinque mercati rimangono allineate ai livelli di maggio 2021 (-0,1%), con una quota del 18,1%..
Il trend discendente del mercato prosegue in assenza di cambiamenti di scenario sul fronte delle catene di approvvigionamento, in difficoltà per effetto del conflitto Russia- Ucraina, responsabile anche della perdurante crisi energetica.
In Europa, inoltre, si è ulteriormente acuita, a seguito del voto espresso dal Parlamento europeo sul pacchetto normativo Fit for 55 lo scorso 8 giugno, la preoccupazione per il possibile stop ai motori a combustione termica al 2035, un termine molto sfidante che, se confermato, rischierebbe di mettere in difficoltà gli equilibri del nostro sistema industriale e sociale, richiedendo interventi tempestivi a sostegno della riconversione produttiva e della ricollocazione di una parte dei lavoratori.
In Italia, gli effetti degli incentivi all’acquisto delle vetture a zero e a basse emissioni (elettriche, ibride plug-in ed endotermiche a basso impatto), già esauriti per quanto riguarda la fascia 61-135 g/km di CO2, hanno per ora portato ad una riduzione della flessione di mercato, ma confidiamo che possano agire nel medio-lungo termine per il raggiungimento di obiettivi importanti per il nostro sistema Paese: sostenere le infrastrutture per la mobilità elettrica incrementando le produzioni nazionali di veicoli elettrificati e sviluppando la relativa filiera, dando così sostegno anche alla transizione della componentistica”.
In Italia, i volumi totalizzati a maggio 2022 si attestano a 121.299 unità (-15,1%). Nei primi cinque mesi del 2022, le immatricolazioni complessive ammontano a 556.974 unità, con un decremento del 24,3% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2021.
Secondo i dati ISTAT, a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua (da +6% del mese precedente). L’accelerazione dell’inflazione dopo il rallentamento di aprile si deve ai prezzi di diverse tipologie di prodotto, tra cui i Beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% ad aprile a +42,6%), e in particolare gli Energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,9%; la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è invece stabile a +64,3%) e i Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6%). Nel comparto dei beni energetici non regolamentati, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, accelerano i prezzi del Gasolio (da +23,1% a +25,1%; +2,4% il congiunturale) e quelli della Benzina (da +13% a +15,1%; +2,9% sul mese). Rallentano, invece, i prezzi degli Altri carburanti (da +46,8% a +42,2%, -3,3% il congiunturale).
Analizzando il mercato per alimentazione, a maggio le autovetture a benzina si riducono del 22,1%, con una quota di mercato del 28,7%, mentre le diesel calano del 29,7% e hanno una quota del 19,2%. Nei primi cinque mesi del 2022, le immatricolazioni di vetture a benzina si sono ridotte del 36% e quelle di vetture diesel del 37,2%. Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano invece il 52,2% del mercato di maggio 2022, in calo del 3% nel mese e dell’8,1% nel periodo gennaio- maggio, con una quota di mercato del 52,4%. Le auto elettrificate rappresentano il 43,2% del mercato di maggio, -0,8%, mentre, nei primi cinque mesi del 2022, hanno una quota del 42,8% e calano del 6,9%. Tra queste, le ibride non ricaricabili crescono dell’1,5% nel mese e raggiungono il 33,5% di quota, risultando il tipo di alimentazione con la maggior quota di penetrazione da undici mesi consecutivi. Nel cumulato sono in diminuzione del 6,1%, rappresentando il 34% del totale. Le immatricolazioni di auto ricaricabili si riducono dell’8,3% e rappresentano il 9,7% del mercato (-9,6% e 8,8% di quota nei primi cinque mesi del 2022). Tra queste, le auto elettriche hanno una quota del 3,7% e diminuiscono del 12,8%, mentre le ibride plug-in si riducono del 5,3% e rappresentano il 6% del totale. Infine, le autovetture a gas rappresentano l’8,9% dell’immatricolato di maggio, di cui il 7,9% è rappresentato da autovetture Gpl (+4,6%) e l’1% da autovetture a metano (-60,6%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano in crescita del 6,2% e quelle a metano in calo del 63,2%.
Il Gruppo Stellantis ha registrato, in Europa, 191.489 immatricolazioni nel mese di maggio 2022 (-14,6%) con una quota di mercato del 20,2%. Nel periodo gennaio-maggio 2022, i volumi ammontano a 871.604 unità (-22,2%), con una quota del 19,2%.
La Spagna totalizza 84.977 immatricolazioni a maggio 2022, il 10,9% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nei primi cinque mesi del 2022, il mercato risulta, così, in calo dell’11,5%, con 318.487 unità immatricolate.
L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC fa notare che il proseguimento del la tendenza al ribasso del mercato, già rilevata negli ultimi mesi, è la prova della delicata situazione che il settore automobilistico che sta attraversando, soprattutto a causa della crisi dei microchip che non consente di produrre al ritmo della domanda. Nonostante il mercato sia in flessione, complice anche il forte calo del segmento del noleggio, sia le vendite ai privati che quelle alle società chiudono il mese con il segno positivo. Questo miglioramento, che fa del mese di maggio il migliore dall’inizio dell'anno per volumi, potrebbe riflettere una crescente propensione all’acquisto da parte dei consumatori che, nonostante il contesto economico e internazionale, stanno riprendendo ad acquistare veicoli. Bisognerà attendere l'evoluzione dei prossimi mesi per determinare se si tratta di un caso isolato o di un primo segnale di ripresa della domanda.
Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, il mercato di maggio risulta ripartito in 34.666 vendite ai privati (+4,3% e 40,8% di quota), 32.076 vendite alle società (+3,3% e 37,7% di quota) e 18.235 vendite per noleggio (-41,4% e 21,5% di quota), mentre nel cumulato è ripartito in 141.581 vendite ai privati (+2,1% e 44,5% di quota), 134.472 vendite a società (-1,4% e 42,2% di quota) e 42.434 vendite per noleggio (-50% e 13,3% di quota).
Le autovetture a benzina rappresentano il 45,1% del mercato di maggio (-10,9%) e il 42,7% da inizio 2022 (-22,2%). A seguire, le vetture ibride non ricaricabili hanno una quota di mercato del 29% nel mese (+10,5%) e del 28,4% nel cumulato (+11,1%). Le vetture diesel sono il 16,6% del mercato di maggio (-26,6%) e il 17,6% nel cumulato (-28,4%), seguite dalle ibride plug-in (5,6% nel mese e 6,1% nel cumulato), dalle elettriche (2,3% nel mese e 3,5% nei primi cinque mesi) e dalle auto a gas (1,3% nel mese e 1,7% da inizio 2022).
Le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture si attestano a 122 g/km a maggio e a 120,7 g/km da inizio anno.
In Francia, a maggio 2022, si registrano 126.809 nuove immatricolazioni, in calo del 10,1% rispetto a maggio 2021. Nei primi cinque mesi del 2022, la flessione si attesta al 16,9%, per un totale di 600.893 immatricolazioni.
In riferimento alle alimentazioni, a maggio calano le autovetture a benzina (-22,2%, con il 36,2% di quota) e diesel (-28%, con il 17,5% di quota). Le auto ad alimentazione alternativa crescono del 14,7% nel mese, con il 46,3% di quota, e del 14,8% nei primi cinque mesi 2022, con una quota di mercato del 45,7%. Le ibride (29,4%) superano la quota del diesel. Tra le ibride, quelle ricaricabili hanno una quota dell’8,9% (-12,3%) e quelle non ricaricabili del 20,5% (+11,4%). Infine, le elettriche raggiungono il 12% del mercato (+31,8%), le auto a gas il 4,5% e quelle a bioetanolo lo 0,4%. Da inizio 2022, sono in calo del 41,9% le autovetture diesel, con una quota di mercato del 16,6%, e del 27,5% le vetture a benzina, che rappresentano il 37,7% del totale immatricolato. In crescita, invece, le ibride non ricaricabili (+4,6%), le elettriche (+38,4%) e le vetture a gas (+44,9%), mentre risultano in calo le ibride plug-in (-8%).
Nel mercato tedesco sono state immatricolate a maggio 207.199 unità, con una flessione del 10,2%. A gennaio-maggio 2022, le immatricolazioni si attestano a 1.013.417, in calo del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2021 (ma del 33% rispetto a gennaio- maggio 2019).
Gli ordini domestici, a maggio 2022, risultano in calo dell’1% su base annua, mentre nei primi cinque mesi del 2022 crescono dell’8%.
Guardando ai canali di vendita, le autovetture intestate a società rappresentano il 63,4% del totale immatricolato, contro il 36,6% delle vetture intestate ai privati.
Con 29.182 nuove immatricolazioni (+8,9%), a maggio le auto elettriche raggiungono una quota di mercato del 14,1%. Le auto ibride sono complessivamente 60.659, in calo del 5,8% e con il 29,3% di quota, di cui 23.209 sono plug-in, in calo del 14,7% e con l’11,2% di quota. Il 36% delle nuove auto è a benzina (74.573 autovetture, -14,1%) e il 20,3% è diesel (42.000 autovetture, -18,4%). Le vetture a gas rappresentano lo 0,4% del mercato: 618 auto nuove Gpl e 124 a metano. Da inizio 2022, le vetture a benzina rappresentano il 35,6% del mercato, le diesel il 20,1%, le ibride il 30,3% (di cui l’11,1% ricaricabili), le elettriche il 13,3% ed infine, quelle a gas, lo 0,7%.
La media delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture è pari a 120,3 g/km a maggio 2022 e a 120,6 g/km nel cumulato.
Il mercato inglese, infine, a maggio totalizza 124.394 nuove autovetture immatricolate, con un calo del 20,6%. Si tratta del secondo mese di maggio più debole dal 1992, dopo il lockdown del 2020.
Nei primi cinque mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a 661.121 unità, l’8,7% in meno rispetto a gennaio-maggio 2021.
L’Associazione inglese dell’automotive SMMT fa notare che siamo di fronte ad un altro mese impegnativo per il mercato delle auto nuove, in cui l'industria continua a combattere la carenza di componenti a livello globale, mentre la crescente diffusione dei veicoli elettrici a batteria costituisce uno dei pochi fattori positivi. Per proseguire questo slancio e consolidare il mercato di questa tipologia di veicoli, è necessario alimentare la fiducia dei consumatori verso l'elettrico. Ciò richiede anche un'accelerazione nello sviluppo di infrastrutture di ricarica che possano far fronte al numero crescente di veicoli plug-in, nonché incentivi per l'acquisto di auto nuove, più pulite e più ecologiche. Riuscire a raggiungere l’obiettivo Net Zero significa rinnovare a ritmo sostenuto i veicoli sulle strade ma, con l'aumento dell'inflazione e la compressione dei redditi delle famiglie, sarà sempre più difficile, a meno di non incoraggiare concretamente le imprese e gli acquirenti privati.
La quota di mercato dei privati, nel mese, si attesta al 53,2%, mentre le vetture destinate a società rappresentano il 46,8% delle vendite.
Per tipo di alimentazione, per le auto diesel si registra una quota del 6,1% nel mese e del 5,8% da inizio 2022 (in entrambi i casi il dato più basso tra i major market), mentre per quelle a benzina la quota è del 45,6% nel mese e del 43,7% nel cumulato. Le ibride non ricaricabili sono il 29,9% del mercato di maggio e (12,4% le BEV e 5,9% le PHEV) e il 20,6% da inizio anno (14% le BEV e 6,6% le PHEV).