Timido recupero, per l'indice della produzione dell'industria automotive italiana (+1,3%), anche grazie ad un giorno lavorativo in più a gennaio 2022 rispetto a gennaio 2021
Piccola variazione positiva, nel mese, per la produzione domestica di autovetture (+2,1%), nonostante l’indice della fabbricazione di autoveicoli resti nel complesso in ribasso (-4,4%). Torna in territorio positivo anche l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli (+4,5%). Prossime aspettative di ripresa grazie allo stanziamento, con il decreto Energia, di un fondo automotive per il quale si attende la definizione delle misure lato domanda e lato filiera produttiva, mentre l’impatto del conflitto in Ucraina, con l’interruzione delle forniture di cablaggi che ferma la produzione, in particolare dei Costruttori tedeschi, colpisce la componentistica italiana (export verso la Germania di oltre 4 miliardi di euro l’anno).
A gennaio 2022, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra una crescita dell’1,3% rispetto a gennaio 2021.
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una flessione del 4,4% a gennaio 2022; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) cala dello 0,5%, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori aumenta del 4,5%.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica di autovetture risulta in aumento del +2,1% nel mese.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in flessione, dopo 10 mesi con segno positivo: a gennaio 2022, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a -2,6% rispetto a gennaio 2021.
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) è in aumento del 17,9% a dicembre, ultimo dato disponibile (+16,7% sul mercato interno e +20,5% sui mercati esteri) e chiude a +22,6% i dodici mesi del 2021 (+24,4% il mercato interno e +19,2% il mercato estero).
“Dopo il trend negativo registrato negli ultimi cinque mesi del 2021, a gennaio 2022 l’indice della produzione automotive italiana inverte la tendenza, seppur con una variazione positiva contenuta (+1,3%), anche considerando che il mese ha contato 20 giorni lavorativi contro i 19 di gennaio 2021 – afferma Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA.
Questo per merito del ritorno in territorio positivo dell’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli (+4,5%), mentre, per il settimo mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra un segno meno (-4,4%), sebbene in recupero rispetto alla flessione a due cifre di dicembre 2021, così come l’indice della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-0,5%). In lieve recupero anche la produzione di autovetture, con l’indice a +2,1% nel mese.
Grazie al recente stanziamento, nell’ambito del decreto Energia, di un fondo per l’automotive, ci aspettiamo che le misure di incentivazione alla domanda di veicoli a zero e a bassissime emissioni (auto BEV e PHEV in particolare), di prossima definizione, e le misure per la riconversione e riqualificazione della filiera industriale daranno una spinta alla ripresa dei livelli produttivi.
Purtroppo, il conflitto tra Russia e Ucraina al centro dell’attualità di queste settimane rischia di avere un pesantissimo impatto sul settore. L’interruzione delle forniture di cablaggi prodotti in Ucraina sta comportando, infatti, il rallentamento e anche la chiusura temporanea degli impianti di alcuni costruttori di autoveicoli, in Germania in particolare, con preoccupanti risvolti per la nostra filiera della componentistica, che esporta in questo Paese, primo mercato di destinazione, prodotti per un valore di oltre 4 miliardi di euro l’anno”.
A gennaio-novembre 2021 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 14,8 miliardi di Euro, mentre l’import vale 22,1 miliardi. La Germania rappresenta, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 15,7%, seguita da Stati Uniti (15,6%) e Francia (14,5%).
Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 20 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 5,4 miliardi di Euro.
Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione negativa dell’1,9% a dicembre (ultimo dato disponibile), con una componente interna in calo del 13,1% (+21,1% la componente estera). Nel cumulato gennaio-dicembre 2021, il fatturato aumenta del 15,9% (+17% il fatturato interno e +14,3% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un decremento dell’8,7% nel mese di dicembre (-10,1% la componente interna e -7,3% la componente estera). Nei dodici mesi del 2021 l’indice del fatturato di questo comparto registra un incremento del 14,6%, con una componente interna in crescita del 16,7% (+12,9% il fatturato estero).