“La filiera automotive si trova oggi di fronte ad una situazione senza precedenti,
nel quadro della crisi economica più pesante dal secondo dopoguerra in cui la pandemia
ci ha scagliato" – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA.
"I numeri del mercato auto a marzo raccontano quindi la gravità e l’eccezionalità di
questo momento, in cui viviamo un doppio shock: sull’offerta, con il blocco degli
stabilimenti produttivi – per l’UE allargata al Regno Unito, ACEA ha stimato per 16
giorni di chiusura una perdita di oltre 1,2 milioni di veicoli, di cui 78.000 in Italia, senza
contare il fortissimo impatto sulla componentistica – e sulla domanda, con l’inibizione
dei consumi dovuta alla chiusura della rete di vendita. Fin da ora, bisogna fare i conti
con le enormi preoccupazioni dei consumatori sull’impatto occupazionale della crisi –
ricordiamo che la sola filiera produttiva automotive conta, in Italia, oltre 270.000
addetti – come mostra il clima di fiducia in ulteriore calo a marzo, dopo la flessione di
febbraio".
In allegato il CS completo.