Le misure di incentivazione attivate nel corso del 2021 hanno contribuito alla ripresa del settore, ma i continui ‘stop & go’ dei vari provvedimenti di rifinanziamento sono risultati controproducenti
A dicembre 2021, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo del 9,8% rispetto a dicembre 2020 (-0,8% nel confronto con dicembre 2019), mentre nell’intero 2021 aumenta del 18,7% (-8,5% rispetto a gennaio-dicembre 2019).
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una flessione del 12,3% a dicembre 2021 e un incremento del 9% nei dodici mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) cala del 14% nel mese e aumenta del 22,7% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori diminuisce del 6,8% a dicembre e cresce del 29,6% nel cumulato 2021.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica di autovetture risulta, invece, nuovamente in flessione nel mese, anche se in misura più contenuta rispetto a novembre: -8,5%, mentre nei dodici mesi del 2021 cala del 2,1% rispetto all’anno 2020. A confronto con il 2019, le autovetture prodotte risultano in aumento del 34,4% a dicembre e in calo del 18,5% nel cumulato. La produzione del totale degli autoveicoli cresce del 2,4% rispetto al 2020, ma si riduce del 13,1% rispetto al 2019.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva in crescita da marzo 2021, dopo 24 mesi con il segno meno: a dicembre 2021, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a +4,4% rispetto a dicembre 2020 (+2,9% rispetto a dicembre 2019) e risulta in aumento dell’11,8% nei dodici mesi dell’anno in corso rispetto al cumulato 2020 (ma in calo dell’1% rispetto a gennaio-dicembre 2019).
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) è in aumento del 22,3% a novembre, ultimo dato disponibile (+24,7% sul mercato interno e +17,3% sui mercati esteri) e chiude a +23% i dodici mesi del 2021 (+25,2% il mercato interno e +19,1% il mercato estero).
“Il segno negativo del mese di dicembre, con l’indice della produzione automotive italiana a -9,8%, conferma il trend discendente dei quattro mesi precedenti – afferma Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA.
In particolare, per il sesto mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una contrazione a doppia cifra, -12,3%, e si conferma in flessione anche l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli, -6,8%, così come la produzione di autovetture (-8,5%)., sebbene il calo sia più contenuto rispetto al mese precedente
Guardando all’intero 2021, la produzione automotive nel suo complesso chiude l’anno in rialzo a doppia cifra (+11,8%) rispetto al 2020, pesantemente inficiato dalle conseguenze della pandemia, soprattutto nella prima parte dell’anno. Se da un lato, le misure di incentivazione attivate nel corso del 2021 hanno contribuito, almeno in parte, alla ripresa del settore, i continui ‘stop & go’ dei vari provvedimenti di rifinanziamento sono risultati controproducenti, creando un effetto attesa nella domanda e quindi rappresentando un elemento di discontinuità anche per la filiera produttiva, già pesantemente colpita dai rallentamenti causati dalla crisi dei semiconduttori.
Auspichiamo la rapida attivazione di un piano strutturale di sostegno alla domanda di auto elettrificate e veicoli commerciali leggeri a basse emissioni nell’ambito di un più ampio piano di accompagnamento della filiera produttiva automotive, non più procrastinabile, che la metta nelle condizioni di affrontare la sfida della decarbonizzazione della mobilità al 2030-2035 supportando le imprese negli investimenti in nuove tecnologie e adeguando in parallelo anche la rete infrastrutturale di ricarica e rifornimento dei veicoli”.
A gennaio-ottobre 2021 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 13,3 miliardi di Euro, mentre l’import vale 20 miliardi. La Germania rappresenta, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 15,8%, seguita da Stati Uniti (14,8%) e Francia (14,8%).
Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 18,2 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 4,8 miliardi di Euro.
Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione negativa del 22,5% a novembre (ultimo dato disponibile), con una componente interna in calo del 29,7% (-12% la componente estera). Nel cumulato gennaio-novembre 2021, il fatturato aumenta del 18,1% (+21,5% il fatturato interno e +13,7% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un decremento del 12,8% nel mese di novembre (-15,5% la componente interna e -10,2% la componente estera). Nei primi undici mesi del 2021 l’indice del fatturato di questo comparto registra un incremento del 16,8%, con una componente interna in crescita del 19,4% (+14,7% il fatturato estero).