L'aumento del prezzo dei carburanti in Italia è minore rispetto agli altri paesi europei
A seguire la narrazione popolare che fiorisce intorno al ''caro benzina'' verrebbe da dire che in Italia, ogni qual volta il costo del barile aumenta anche impercettibilmente, i pezzi dei carburanti in automatico vanno alle stelle, certamente con percentuali molto più alte rispetto al resto d'Europa.
Però, almeno dando credito ad una analisi fatta oggi dal quotidiano spagnolo El Pais, non è esattamente così. Anzi!
Prendiamo la Spagna. L'aumento del costo di un barile di petrolio, dopo l'invasione russa in Ucraina, inevitabilmente ha avuto un immediato e diretto riflesso sul prezzo del carburante. Nelle prime tre settimane di conflitto il prezzo medio di un litro di benzina a 95 ottani è passato da 1,59 a 1,68 euro, che rappresenta un aumento del 5,5%, mentre quello del diesel è passato da 1,48 a 1,58 euro, 6,9 % di più.
Un aumento dei prezzi che ha avuto un impatto negativo diretto sul potere d'acquisto e sulla bolletta dei consumatori e delle imprese per soddisfare i propri bisogni di consumo. Ma che, al di là delle tradizionali proteste che gli aumenti scatenano nell'opinione pubblica, è stato inferiore rispetto a quello del resto dei grandi Paesi europei.
''Tranne che" - sottolinea El Pais - "nel caso dell'Italia''.
I dati dell'Ue Petroleum Bulletin , aggiornati fino alla settimana che inizia il 7 marzo, mostrano che il Paese più colpito dall'aumento dei prezzi è stata la Germania, in cui il prezzo di un litro di benzina e diesel supera già i due euro . In quelle tre settimane il costo della benzina è aumentato del 14,5%, mentre quello del diesel è aumentato del 22,2%. La Germania, infatti, è l'unico tra i 19 Paesi della zona euro in cui il prezzo del carburante supera i due euro al litro sia per la benzina (2,06 euro) che per il diesel (2,03). Se l'analisi viene estesa ai 27 paesi dell'UE, compare un altro Paese (Finlandia), in cui il prezzo di entrambi i combustibili supera la barriera dei due euro.
Anche nei Paesi Bassi il prezzo al dettaglio è cresciuto molto, con un aumento dell'8,8% per la benzina a 95 ottani e del 12,9% per il diesel. Un litro di benzina, infatti, è il più caro dell'intera Unione Europea, a 2,23 euro al litro.
In Francia, soprattutto nel caso del diesel, il carburante che è cresciuto del 10,4%, il doppio rispetto alla Spagna.
''Tra i grandi Paesi dell'UE, l'unico in cui i prezzi dei carburanti sono cresciuti meno che in Spagna" - scrive El Pais - "è l'Italia, con un aumento identico per la benzina (5,5%), ma leggermente inferiore nel caso del diesel (6,2%)''.
Questi sono i dati ufficiali, che però non riflettono fino in fondo l'aumento reale che si è verificato nelle stazioni di servizio. In termini assoluti, un litro di gasolio è diventato più caro di 0,36 euro in Germania, 0,23 euro nei Paesi Bassi, 0,178 euro in Francia, 0,107 euro in Italia e solo 0,09 euro in Spagna.