La finestra di incentivazione (1° luglio-16 agosto) per gli investimenti in autoveicoli ad alta sostenibilità ha visto l’utilizzo di poco più della metà delle risorse disponibili tra caro energia e inflazione
Dopo le performance positive di giugno, a luglio sia il mercato degli autocarri che il mercato autobus registrano una flessione a doppia cifra, mentre i veicoli trainati mantengono il segno positivo. Nel mese di agosto tutti e tre i comparti registrano invece una crescita, con un rialzo più marcato per gli autocarri. L’incremento delle vendite di autocarri nel mese di agosto è in buona parte dovuto alla finestra di incentivazione apertasi il 1° luglio scorso, che fino al 16 agosto ha permesso alle imprese di autotrasporto di usufruire dei contributi per gli investimenti in autoveicoli ad alta sostenibilità. C’è da dire, tuttavia, che le risorse utilizzate sono soltanto poco più della metà. Essendo gli incentivi riservati agli automezzi a trazione alternativa a metano CNG e gas naturale liquefatto LNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica, pesa non poco sulle decisioni di acquisto l’attuale situazione congiunturale, con l’impennata dei costi dell'energia e del gas e dell'inflazione.
Analizzando nel dettaglio il mercato di luglio 2022, nel mese sono stati rilasciati 2.125 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-12,6% rispetto a luglio 2021) e 1.635 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+18%), suddivisi in 114 rimorchi (-15,6%) e 1.521 semirimorchi (+21,6%).
Ad agosto, i libretti di circolazione di nuovi autocarri rilasciati sono 1.459 (+17,2%), mentre per i rimorchi e semirimorchi pesanti ammontano a 1.185 (+4,4%), suddivisi in 90 rimorchi (-11,8%) 1.095 semirimorchi (+6%).
Nei primi otto mesi del 2022 si contano 16.971 libretti di circolazione di nuovi autocarri, l’1,6% in meno rispetto ai primi otto mesi del 2021, e 11.673 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+12,8% rispetto a gennaio-agosto 2021), così ripartiti: 886 rimorchi (-9,6%) e 10.787 semirimorchi (+15,1%).
Per gli autocarri, nel periodo gennaio-agosto 2022 tre su quattro aree geografiche mantengono il segno negativo: -5,3% il Centro, -3,2% il Nord-Est e -2,2% l’area Sud e Isole. Restano in crescita, invece, le immatricolazioni del Nord-Ovest (+2,7%).
Per classi di peso, i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano la flessione più marcata (-40,5%), seguiti dai veicoli sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-29,8%), dai veicoli sopra le 11,5 e fino a 12 t (-20,3%), dal segmento sopra le 6 e fino a 8 tonnellate (-16,1%) e dal segmento sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate (-11,1%). Si mantengono stabili i veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (-0,1%). L’unico segno positivo continua ad essere riportato dai veicoli sopra le 5 e fino a 6 tonnellate (+61,6%).
Gli autocarri rigidi risultano in calo dell’8,2% a gennaio-agosto, mentre i trattori stradali chiudono a +5,2%. Nello stesso periodo, registrano una flessione sia i veicoli da cantiere (-2,9%), che i veicoli stradali (-1,5%).
Analizzando il mercato per alimentazione, a gennaio-agosto 2022 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 3,7% (era del 6,1% a gennaio-agosto 2021), per un totale di 628 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,1% del totale (era lo 0,2% nei primi otto mesi del 2021).
In riferimento ai veicoli trainati, nel periodo gennaio-agosto 2022, risultano in crescita a doppia cifra le regioni del Nord-Est (+21,9%), del Centro (+18,6%), e del Nord-Ovest (+17,6%), mentre l’area del Sud e Isole registra un lieve decremento, dell’1,5%.
Le marche estere totalizzano 7.060 libretti di circolazione nei primi otto mesi del 2022 (+19,5%); variazione positiva (+3,8%) anche per le marche nazionali, con 4.613 libretti.
“I dati di vendita degli ultimi due mesi mostrano un mercato che lentamente comincia ad avvertire gli effetti benefici delle misure di rinnovo al parco veicolare, registrando una lieve ripresa nel mese di agosto – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. Tale crescita, per quanto contenuta, si scontra con il perdurare delle tensioni geopolitiche globali e delle loro ripercussioni economiche.
Per sostenere l’operatività e la competitività dell’autotrasporto italiano sarebbe opportuno predisporre nuove proroghe ai termini di consegna dei veicoli già ordinati che dovrebbero fruire dei crediti d’imposta sui beni strumentali, sia tradizionali che innovativi: l’allungamento dei tempi di produzione dovuti a fattori esogeni, quali la perdurante mancanza di semiconduttori e materie prime, rischia di rendere disponibili tali veicoli in tempistiche inidonee alla fruizione dei benefit fiscali, penalizzando le aziende che hanno deciso di investire nel rinnovo della propria flotta.
Contestualmente la diffusione delle nuove tecnologie a basse e zero emissioni può essere incentivata solo a fronte dell’approvazione da parte del nuovo Esecutivo di un piano pluriennale di sostegno al rinnovo del parco circolante, sul modello di quanto finora fatto per i veicoli leggeri e in linea con le politiche adottate da tutti gli altri grandi paesi europei. In questo contesto sarà anche importante valorizzare soluzioni alternative e complementari all’acquisto del veicolo, quali ad esempio i contratti di noleggio al lungo termine, una strada che permetterebbe di alleggerire i costi della transizione energetica e di facilitare la crescita dell’ecosistema infrastrutturale e commerciale richiesto dalle nuove tecnologie”.