Forte l'incremento degli acquisti su piattaforme e-Commerce, spinto dall’emergenza Coronavirus. Dalla crisi nasce un'opportunità e già si intravede un "diverso modo di fare retail"

Come cambiano i consumi e il mondo del retail ai tempi del COVID-19 ce lo dice Nielsen, che in uno studio ha rilevato che nella settimana dal 24 febbraio al 1 marzo i consumi sono cresciuti, a confronto con la stessa settimana del 2019, del 12,2% a valore, a parità di negozi. Per l'eCommerce vendite boom con un +dell'81%. Cresciute soprattutto le categorie di prodotti  di cui si fa scorta pensando a una lunga permanenza in casa e quelli che occorrono per l'igiene personale e della propria abitazione, come è prevedibile vista l'emergenza in corso.

Se prima il 50% degli ordini era oggi per oggi, gli utenti stanno imparando a pianificare per 2-3-4 giorni. Anche le priorità sono cambiate e i clienti accettano più frequentemente prodotti sostitutivi, se mancano quelli richiesti.

Da una crisi un'opportunità è il caso di dire, infatti quelli online sono servizi che, se rafforzati, potrebbero portare, in questo momento a rendere meno congestionati i negozi di prima necessità, aperti ma con file fuori dagli ingressi, oltre a rendere più sicura l'attività dei lavoratori che operano in essi. L’alternativa per acquistare beni alimentari senza correre rischi di contagio è ordinare online e ritirare presso uno shop&drive (direttamente nel portabagagli) o un locker, scelti da una lista. Insomma, una soluzione facile e efficace ad esempio per  chi ha oltre 65 anni e vive da solo.

In un prossimo futuro, proprio perchè testati e stressati da questa emergenza, questi servizi diverranno "ordinaria amministrazione": a volte dalle situazioni di crisi vengono fuori soluzioni inaspettate rivoluzionarie che possono migliorare la vita di tutti noi soprattutto della parte più debole della popolazione: anziani, persone diversamente abili, malati.