Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, si dia spazio ad interventi che, in un orizzonte pluriennale, puntino al riposizionamento competitivo e allo sviluppo in chiave green della filiera produttiva
Dopo una chiusura del 2020 fortemente negativa, con cali a doppia cifra sia per gli autocarri (-14%) sia per i veicoli trainati (-20,7%), a gennaio 2021 entrambi i comparti presentano un segno positivo, proseguendo il trend di ripresa già riscontrato a partire dal penultimo mese dello scorso anno – grazie alla finestra di prenotazione degli incentivi del Decreto investimenti dal 1° ottobre al 16 novembre – con una piccola parentesi negativa, a dicembre, per gli autocarri (-1,8%).
Analizzando nel dettaglio il mercato di gennaio 2021, nel mese sono stati rilasciati 2.259 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+8,5% rispetto a gennaio 2020) e 1.176 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+2,5%), suddivisi in 112 rimorchi (+16,7%) e 1.064 semirimorchi (+1,2%).
Per gli autocarri, a gennaio 2021, registrano una flessione tendenziale piuttosto accentuata le regioni del Centro (-14,7%), mentre le regioni del Nord-Est rimangono sui livelli di gennaio 2020 (-0,2%). Le regioni del Nord-Ovest e l’area Sud e isole chiudono, invece, con incrementi a doppia cifra, rispettivamente del 12,3% e del 26,7%.
Nel mese, si rileva una contrazione in quasi tutte le classi di peso. Fanno eccezione gli autocarri con ptt tra 6.001 e 8.000 kg (+34,1%), quelli con ptt tra 11.501 e 12.000 kg (+26,6%) e gli autocarri pesanti (con ptt>16.000 kg), che registrano una crescita dell’8,7%.
Gli autocarri rigidi risultano in flessione dell’1,5% nel mese, mentre i trattori stradali riportano un rialzo a doppia cifra (+17,7%). Sia i veicoli da cantiere che i veicoli stradali chiudono positivamente il primo mese dell’anno, rispettivamente a +4,8% e +8,8%.
Guardando al mix di alimentazioni del mercato italiano degli autocarri, a gennaio 2021 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 6,2% (era 5,7% a gennaio 2020), per un totale di 141 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,5% del totale, la stessa quota già registrata nello stesso mese del 2020.
In riferimento ai veicoli trainati, si registra una flessione a doppia cifra per il mercato italiano del Centro (-12,9%), più contenuta per l’area Sud e isole (-9,8%), mentre le vendite aumentano nelle regioni del Nord-Est (+24,4%) e del Nord-Ovest (+7,4%).
Le marche estere totalizzano 701 libretti di circolazione (+5,1%), mentre le marche nazionali, con 475 libretti, contengono la perdita a -1%.
Nell’anno in corso, giocherà un ruolo importante, per sostenere la graduale ripresa del comparto, la seconda finestra di incentivazione (14 maggio-30 giugno) prevista dal Decreto Investimenti, misura indispensabile per dare continuità al rinnovo delle flotte dopo un 2020 che ha colpito duramente le imprese di autotrasporto. E ugualmente importante è che nel Piano di ripresa e resilienza in preparazione si dia spazio a interventi per lo sviluppo della filiera produttiva dei veicoli industriali in un orizzonte pluriennale, agevolandone gli investimenti in ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie green, dall’elettrificazione all’idrogeno – parallelamente all’implementazione del relativo piano infrastrutturale – oltre a favorire l’utilizzo del biometano per l’alimentazione dei veicoli a gas naturale, in ottica di economia circolare. E’ fondamentale, infine, programmare azioni di sostegno al mercato dei veicoli ad alimentazione alternativa, ancora in forte minoranza nel parco circolante.
Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg nel mese registra 433 nuove unità, con una flessione del 4%, che fa seguito ai risultati positivi degli scorsi novembre (+27%) e dicembre (+13,4%). A gennaio si registra un incremento a doppia cifra per gli autobus adibiti al TPL (+46,1%) e per gli scuolabus (+61,5%), mentre calano pesantemente autobus e midibus turistici (-84,6%) e minibus (-62,7%).
A livello territoriale, la flessione più significativa per il mercato degli autobus si registra nelle regioni del Nord-Ovest (-61,7%), seguita dai cali delle regioni del Nord-Est (-37,8%) e del Centro (-18,9%). In controtendenza, le vendite nell’area Sud e isole che crescono del 95%.
Nel 2021, l’assegnazione della gara Consip e di alcune gare regionali darà certamente un po’ di respiro al mercato degli autobus extraurbani già nei prossimi mesi, mentre per gli urbani il posticipo di diverse gare lo scorso anno e la partenza recente delle procedure di Consip mostreranno effetti sul mercato solo verso fine anno. Resta invece critica la situazione per gli autobus turistici, il cui mercato risente pesantemente delle restrizioni agli spostamenti e della profonda crisi del settore del turismo, sia a livello nazionale che europeo.