Il mercato immobiliare della logistica si (r)innova: non solo ecosostenibilità e ottimizzazione, ma anche servizi volti a migliorare la qualità della vita dei lavoratori.
L’ultimo anno – l’anno della pandemia, delle restrizioni e dei DPCM – è stato sicuramente complesso e non facile per l’economia: molte aziende hanno visto ridurre (alcune drasticamente) i propri utili, alcuni settori hanno subito pesanti contrazioni. Vi sono però – di contro - anche dei comparti e delle aziende che hanno saputo ritagliarsi una fetta di mercato e che durante il Covid sono riuscite a espandersi e fare crescere i propri fatturati.
L’e-commerce primo tra tutti, che porta con sé - come indotto - il settore dei corrieri, ha visto un vero e proprio boom; ma anche l’industria alimentare, il commercio elettronico e l’industria farmaceutica sono riuscite a mantenere un trend di crescita costante.
Quelle che sono cambiate, sono le logiche della distribuzione: se prima erano soprattutto i consumatori a spostarsi verso il luogo di acquisto (centro commerciale, supermercato, negozio), oggi sempre più la grande distribuzione (e non solo) si sposta verso il consumatore, consegnando direttamente a casa.
Cambia pertanto anche la logistica: stiamo assistendo a un cambiamento, spesso in crescita, del mercato immobiliare dello stoccaggio e del trasporto merci. Nel secondo semestre del 2020 i valori confermano un settore stabile, in cui - segnale estremamente positivo per gli operatori - il 95% delle trattative viene chiusa entro l’anno, caratterizzato da canoni in leggero rialzo per gli immobili di nuova costruzione.
I centri di logistica, veri e propri nodi per il deposito, lo smistamento e la distribuzione delle merci, stanno diventando ancora più strategici per le aziende, che hanno necessità di garantire servizi di consegna rapidi, mirati e puntuali.
Accanto ai magazzini “tradizionali” – se pur moderni, automatizzati e dotati delle migliori tecnologie – stanno nascendo nuove forme di utilizzo e gestione degli spazi: i business park, o parchi logistici.
Strutture per lo più di nuova costruzione, situati in prossimità dei centri strategici, i business park sono concepiti nell’ottica dell’ecosostenibilità ambientale, del risparmio energetico, della flessibilità e dell’innovazione, e progettati come piccoli centri urbani che, in aggiunta agli uffici e alle strutture per lo stoccaggio e distribuzione, offrono servizi volti a migliorare la qualità della vita dei lavoratori che operano stabilmente nel complesso o che vi transitano per periodi brevi: dalle aree verdi con piste ciclabili, ai negozi, a punti di ristoro, a servizi per il relax, al benessere.
I parchi logistici aprono così le porte a nuovi modelli di business, e, oltre a incidere positivamente sulla redditività, contribuiscono rafforzare l’identità e la reputazione del brand e a promuovere la crescita delle aziende in un mercato sempre più complesso e in continuo mutamento.