Ance: No alla disciplina derogatoria per l’affidamento dei lavori pubblici sopra soglia
In una lettera congiunta alle ministre De Micheli e Catalfo l’allarme di associazioni datoriali e parti sociali delle costruzioni sui rischi per la concorrenza e sul caos in materia di regolarità contributiva
No alla disciplina derogatoria per l’affidamento dei lavori pubblici sopra soglia prevista dal dl semplificazioni, che consente alle amministrazioni di procedere in deroga ad ogni disposizione, e chiarimento immediato sul regime di regolarità contributiva. E’ l’appello di tutta la filiera unita dell’edilizia, rivolto in una lettera congiunta alle ministre delle Infrastrutture Paola De Micheli e del Lavoro Nunzia Catalfo.
In particolare, denunciano imprese, artigiani, cooperative e sindacati delle costruzioni, destano preoccupazione gli ampi poteri derogatori ispirati al modello Genova, che di fatto, piuttosto che una semplificazione, determinano una larghissima deregolamentazione del settore, sacrificando il ricorso alla gara. La semplificazione normativa, si sottolinea nella lettera, è invece utile a monte della gara, dove si annidano le vere cause del blocco dei lavori.
Viene inoltre espressa preoccupazione per l’istituzionalizzazione di una procedura a concorrenza ridotta per un numero indefinito di opere, che per giunta non è stato individuato.
Ulteriore fonte di grande preoccupazione per le parti datoriali e sociali edili è quella della regolarità contributiva, per la quale si chiede un unico regime di riferimento valido sia per i lavori pubblici che per quelli privati. In materia di Durc, infatti, il balletto di interventi normativi e continue proroghe sta generando un caos in cui imprese e lavoratori non riescono più a districarsi.