L’Istat analizza i profili contabili dei cinque provvedimenti in esame accomunati dall’obiettivo, esplicito nelle intenzioni del legislatore, di ampliare la liquidità a disposizione del sistema economico.
Audizione del Direttore del Dipartimento per la produzione statistica Prof. Francesco Maria Chelli
In questa audizione l’Istat concentra l’attenzione sull’analisi dei profili contabili dei cinque provvedimenti in esame (disegni di legge n. 1531, 1619, 1945, 2014 e 2250), accomunati dall’obiettivo, esplicito nelle intenzioni del legislatore, di ampliare la liquidità a disposizione del sistema economico.
Tali profili sono essenziali per definire le ricadute sulle regole di registrazione all’interno degli aggregati di finanza pubblica delle operazioni veicolate tramite gli strumenti definiti dai provvedimenti stessi.
L’analisi è necessariamente condotta applicando le regole europee per la compilazione dei Conti Nazionali, in particolare quelle relative agli aggregati che concorrono al Conto delle Amministrazioni Pubbliche, così come definite nel Sistema Europeo dei Conti SEC20102 e nel Manuale sul disavanzo e il debito pubblico (MGDD).
È importante sottolineare che, in taluni casi, il dettaglio dei provvedimenti non permette la formulazione di valutazioni ben fondate e definitive riguardo l’impatto delle misure previste sulle statistiche di finanza pubblica.
L’Istituto, come di consueto, si riserva di esaminare ulteriori elementi che saranno resi disponibili in seguito, in particolare quando risulteranno definiti tutti i passaggi operativi sottostanti all’effettiva attuazione di norme che al momento disegnano solo uno schema di natura generale.
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