Il Ministro Orlando al Senato: proroga del blocco dei licenziamenti, sostegno alle donne e ai giovani, no al caporalato. Ha sottolineato: "Dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi il rischio di una generazione perduta".
Oggi il Ministro Orlando è stato audito in Senato uno dei temi centrali è la proroga del blocco licenziamenti. Il ministro ha spiegato che la proroga del blocco dei licenziamenti, inserita nel Dl Sostegno, nel caso "dei lavoratori che dispongono di strumenti ordinari sarà, in qualche modo, legata ad un termine che sarà definitivo. Invece per coloro che non sono coperti da strumenti ordinari sarà agganciato ad una riforma degli ammortizzatori sociali". La crisi generata dalla pandemia ha penalizzato di più i giovani e le donne ed i lavoratori temporanei, che più spesso sono donne e giovani, ha sottolineato il ministro del Lavoro. Secondo Orlando "dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi il rischio di una generazione perduta". "Il primo intervento" da realizzare "è la riforma degli ammortizzatori sociali in una direzione di universalismo e semplificazione", tema su cui si "è già aperto il confronto con le parti sociali", che punti ad un "accesso più rapido al sostegno" e ad una "estensione della protezione", indipendemente dal settore e dalla dimensione dell'impresa. Il Ministro sottolineato: 'Presto protocolli per vaccini sul lavoro'.
Sunto per punti dei principali temi oggetto dell’audizione:
- Il ruolo del lavoro nella transizione digitale e sostenibile - Il Ministro ha sottolineato che le transizioni verso le quali il Paese si sta approcciando, cambieranno necessariamente le dinamiche del lavoro sino a qui riscontrate: ciò implica la necessità di rivedere integralmente l’architettura delle politiche pubbliche e sociali. A questo proposito, prioritario è portare al centro del dibattito politico il tema della sostenibilità sociale, all’interno della quale il lavoro rivestirà un ruolo cardine. Compito precipuo del Ministero sarà quello di aumentare e garantire un adeguato coinvolgimento dei lavoratori e delle parti sociale all’interno del percorso decisionale in merito allo sviluppo delle transizioni. In particolare, la transizione digitale avrà un forte impatto sia sul lato della domanda che sul lato dell’offerta lavorativa, con la possibile conseguenza di creare nuove oligarchie occupazionali. In questo senso sarà prioritario sfruttare le tecnologie che stanno emergendo così repentinamente al fine di promuovere una vera e profonda democrazia sociale. Le transizioni in esame possono essere affrontate e gestite esclusivamente nell’ambito dell’Unione Europea. Il Next Generation Europe rappresenta l’unico strumento capace di guidare tali processi, ed è per questo che nel PNRR particolare attenzione sarà riservata a queste tematiche.
- Le politiche per il lavoro nel contesto emergenziale – La crisi pandemica da Covi-19 ha profondamente scosso e mutato l’intero contesto lavorativo italiano, il quale però non è stato abbandonato a sé stesso in questa difficile sfida. Già il precedente Governo ha attuato numerose misure volte al sostegno attivo dell’occupazione, nonostante gli strumenti di protezione ad oggi risultano essere estremamente frammentati. Centrale è stato il ruolo degli ammortizzatori sociali, delle misure volte a sostenere il reddito dei lavoratori, e del blocco dei licenziamenti, il quale ha protetto concretamente le classi sociali più deboli. Le misure adottate fino ad oggi hanno consentito al mercato del lavoro di reggere all’impatto della pandemia, la quale però ha evidenziato la necessità di riformare i meccanismi delle tutele lavorative.
- Riforma degli ammortizzatori sociali – Prioritario sarà calibrare meglio i futuri interventi, in modo da consentire un effettivo match tra domanda ed offerta lavorativa. A questo proposito, il Ministro ha sottolineato l’intenzione di riformare la struttura degli ammortizzatori sociali, al fine di perseguire gli obbiettivi di universalizzazione e semplificazione. In questo senso, è stato aperto un tavolo di confronto con le parti sociali al fine di riformare le procedure, il perimetro e la governane degli ammortizzatori sociali. Precipua intenzione del Ministro è quella di semplificare le procedure di erogazione degli stessi, sfruttando quanto più possibile le nuove tecnologie del settore. Sarà inoltre necessario estendere le protezioni attualmente previste negli altri comparti, anche ai lavoratori operanti nei settori delle piattaforme online per i quali ad oggi le tutele risultano essere troppo timide. Si dovrà inoltre preveder maggiori garanzie anche ai lavoratori autonomi. Il Ministro ha evidenziato come prioritari gli investimenti nella formazione di nuove competenze, all’interno dei quali cardine sarà il ruolo dei territori. Le tutele maggiori che deriveranno da tale riforma, saranno ulteriormente implementate dal recepimento della Direttiva UE in merito al salario minimo.
- Riforma delle politiche attive del lavoro – Al fine di riformare il comparto degli ammortizzatori sociali, essi dovranno essere affiancati da una migliore organizzazione e gestione delle politiche attive del lavoro. Esse saranno oggetto di una riforma dedicata.
- Occupazione giovanile e femminile – La pandemia ha evidenziato tutte le carenze strutturali del sistema di tutele lavorative del nostro Paese, le quali necessitano di interventi rapidi e strutturali. I settori maggiormente colpiti risultano essere quelli del turismo e delle attività ricreative, all’interno dei quali i soggetti maggiormente gravati sono ad oggi donne e giovani. La crisi in corso rischia di porre fine alle speranze occupazionali di milioni di giovani e di donne, categorie che non devono essere abbandonate. Questi mesi, hanno contribuito ad accrescere i differenziali di genere, anche alla luce delle attività quotidiane alle quali le donne sono state chiamate a far fronte. In questo senso, il Governo si sta adoperando tramite gli strumenti attualmente disponibili, sia indiretti (quali sgravi e contributi) che diretti, al fine di sostenere con forza l’occupazione femminile e ridurre il gender pay gap. A questo proposito, il Next Generation Europe garantirà all’Italia le adeguate risorse per investire attivamente in questa direzione. Il Ministro ha inoltre sottolineato la creazione di un gruppo di lavoro incaricato di mettere a punto misure per raggiungere gli obbiettivi sopra esposti.
- Politiche per il Mezzogiorno e per il lavoro “povero” – Come noto, i tassi di occupazione nel Mezzogiorno sono particolarmente preoccupanti, soprattutto nel contesto emergenziale attuale. Il Ministro ha sottolineato che sono già state adottate specifiche misure volte a ridurre i costi del lavoro in quelle regioni, e per promuovere nuovi percorsi di formazione capaci di sostenere e facilitare la ricerca lavorativa dei giovani. Nello specifico, nei prossimi mesi verranno poste in essere nuovi strumenti dedicati, quale la ricapitalizzazione del reddito di cittadinanza e la riattivazione dell’assegno di ricollocazione, il quale verrà discusso insieme alla Conferenza delle Regioni.
- Scenari futuri – Sfida dei prossimi mesi sarà quella di proseguire sulla strada già intrapresa nel contesto della sicurezza sui luoghi di lavoro. I protocolli siglati fino ad ora, e redatti tramite la concertazione con tutte le parti sociali ha prodotto grandi risultati nella protezione dei lavoratori nei luoghi di lavoro, e bisognerà dunque proseguire sulla strada già intrapresa. Cruciale saranno in questo senso le vaccinazioni sui luoghi di lavoro. Infine, il Ministro ha sottolineato come prioritarie anche: la lotta al caporalato, la risoluzione delle problematiche legate ad Alitalia e all’ILVA, oltre alla proroga del blocco dei licenziamenti.