Durante il CdM del 7 settembre sono stati approvati, tra gli altri, provvedimenti per il rilancio dell'economia del Mezzogiorno e cinque decreti legislativi di attuazione di norme europee, uno sulle cartolarizzazioni.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 7 settembre 2023, alle ore 13.27, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Riportiamo di seguito uno stralcio del comunicato stampa fonte Governo Italiano con i provvedimenti di maggiore interesse.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese.
Il testo introduce specifiche misure finalizzate alla crescita e al consolidamento economico delle aree del Sud Italia, con l’obiettivo di renderle più idonee per lo sviluppo e per la crescita dimensionale del sistema produttivo.
Si conferma che il complesso delle risorse FSC, per il periodo di programmazione 2021-2027, è destinato a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, ripartiti nella proporzione dell’80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e del 20 per cento nelle aree del Centro-Nord. La ripartizione delle risorse FSC avviene ad opera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), su proposta del Ministro per gli affari europei e sentita la Cabina di regia FSC, in favore solo di amministrazioni centrali e regioni e province autonome (e non anche di città metropolitane e altri enti pubblici, come invece previsto dalla disciplina vigente); si introduce la possibilità che gli interventi previsti dagli Accordi per la coesione siano finanziati con le risorse destinate ad interventi complementari dei Programmi 2014-2020 che risultano ancora non impegnate, con i fondi strutturali afferenti ai Programmi europei di competenza di ciascuna Amministrazione centrale o di ciascuna regione e con le risorse derivanti dai rimborsi europei e dal corrispondente cofinanziamento nazionale.
Si disciplinano le modalità per l’attribuzione alle amministrazioni delle risorse assegnate dal CIPESS per la realizzazione degli accordi per la coesione.
Si implementa uno specifico sistema di monitoraggio con riguardo all’utilizzazione delle risorse in materia di politiche di coesione (Sistema nazionale di monitoraggio) e si dispone la pubblicazione sul portale web www.opencoesione.gov.it, gestito dal Dipartimento per le politiche di coesione, sia dei documenti di programmazione delle risorse nazionali per la coesione sia dei dati anagrafici e di avanzamento dei progetti.
Si prevede l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, della nuova Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, “ZES unica”, comprendente i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, che sostituirà le attuali otto Zone economiche speciali istituite nei territori del Mezzogiorno.
Si introduce un nuovo sistema di governance della ZES UNICA, confermando la previsione di una Cabina di regia istituita presso la PCM alla quale sono attribuite di funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio della ZES unica; prevedendo l’istituzione di una nuova Struttura di missione presso la PCM; si ridefiniscono gli adempimenti procedurali.
Si istituisce, presso la Presidenza del Consiglio e alle dirette dipendenze del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR della “Struttura di missione per la ZES”, con una durata di 3 anni. La Struttura dovrà fornire supporto all’Autorità politica delegata in materia di ZES per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo e di predisposizione e aggiornamento del Piano strategico ZES e delle attività necessarie a prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
All’interno dell’area ZES, le aziende già operative e quelle che si insedieranno potranno beneficiare di diverse tipologie di vantaggi (speciali condizioni), quali la previsione di un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e il riconoscimento, fino al 2026, di un credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale.
Al fine di assicurare l’esecuzione di alcune sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, si prevede l’obbligo di aggiornare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, i rispettivi piani di qualità dell’aria, modificando ove necessario i provvedimenti attuativi, alla luce dei risultati prodotti dalle iniziative già assunte per la riduzione delle emissioni inquinanti.
Inoltre, si stabilisce che, nelle more dell’aggiornamento, le Regioni possono disporre la limitazione della circolazione e le relative deroghe, nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo di ciascun anno, anche di alcune tipologie di autovetture e di veicoli commerciali ad alimentazione diesel, di categoria “Euro 5”, esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024. Tale limitazione si applica in via prioritaria alla circolazione nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un adeguato servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del materiale particolato PM10 o del biossido di azoto. A decorrere dal 1° ottobre 2025, la limitazione alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di tali tipologie è inserita nei piani della qualità dell’aria delle Regioni, che adottano i relativi provvedimenti attuativi.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e dei ministri competenti, ha approvato, in esame preliminare, cinque decreti legislativi di attuazione di norme europee.
Di seguito le principali previsioni dei provvedimenti, con l’indicazione dei ministri proponenti.
Il provvedimento adegua la disciplina delle cartolarizzazioni sintetiche a quanto già previsto per le cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate, secondo quanto previsto dal Testo unico delle finanze.
Il decreto modifica il Testo unico della finanza e il Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza individuando la Banca d’Italia e la Consob quali autorità nazionali competenti. Introduce altresì una specifica normativa per la gestione della crisi delle controparti centrali e interviene sull’apparato sanzionatorio attualmente vigente.
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Il decreto istituisce, in linea con analoghi organismi esistenti negli altri Stati dell’Unione Europea e con le raccomandazioni CERS e del Fondo monetario internazionale, un Comitato per le politiche macroprudenziali, con l’obiettivo di perseguire la stabilità del mercato finanziario. Il Comitato è dotato, tra l’altro, del potere di effettuare segnalazioni al Governo in materia di rischio sistemico e di richiedere dati e informazioni necessari all’esercizio delle sue funzioni.
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Il decreto adeguando la legislazione nazionale ai principi generali prescritti dal Regolamento (CE) n. 1099/2009. Si introducono norme volte a ridurre l’abbattimento dei pulcini maschi dopo la schiusa dell’uovo o comunque a evitare il loro abbattimento secondo modalità cruente.
Si prevedono, a tal fine, l'implementazione e la promozione presso gli operatori delle tecnologie di ovosessaggio che rilevando il sesso dell'embrione evitano la nascita dei pulcini maschi e il conseguente abbattimento mediante macerazione; l'affidamento dei pulcini salvati alle associazioni e il loro utilizzo per l'alimentazione animale; una particolare vigilanza sugli incubatoi da parte del Ministero della salute e di altri enti; infine è stabilito il divieto di abbattimento dei pulcini maschi con il metodo della macerazione dal 31 dicembre 2026.
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo in secondo esame preliminare, apportando alcune limitate modifiche relative alla procedura per la nomina del membro nazionale dell’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) da parte del Consiglio superiore della magistratura.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta, rispettivamente del Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato, in esame preliminare, quattro decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri relativi alla riorganizzazione dei due ministeri, degli uffici di diretta collaborazione dei ministri e degli organismi indipendenti di valutazione della performance, che rispondono alla necessità di razionalizzare l’assetto organizzativo dei dicasteri e di garantire un efficace svolgimento delle funzioni di direzione attribuite all’autorità politica, di elaborazione delle politiche pubbliche e delle attività relative alla gestione trasparente del personale.
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Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la reiezione dei ricorsi presentati da CGIL, CISL, CONFAEL e UIL, per la categoria dei lavoratori dipendenti, e da AGCI, ANIA, CESAC, CIFA, CONFINDUSTRIA, CONFITARMA, CONFSERVIZI-ASSTRA-UTILITALIA, FEDERDISTRIBUZIONE, UNCI e UNCI AGROALIMENTARE), per la categoria delle imprese, avverso l’elenco dei rappresentanti individuato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito della procedura di nomina dei componenti del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL), ai sensi dell’articolo 4, comma 7, della legge n. 936 del 1986.
All’esito della decisione sui ricorsi, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la nomina al CNEL di 48 rappresentanti delle categorie produttive, di cui: 22 in rappresentanza dei lavoratori dipendenti, 9 in rappresentanza dei lavoratori autonomi e delle professioni nonché 17 in rappresentanza delle imprese, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b) della legge n. 936 del 1986.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la determinazione di intervento nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla Regione Campania avverso l’articolo 8, commi 1, 2, 3 e 6 del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, recante “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali”.
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato l’ulteriore stanziamento di 5.395.000 euro la realizzazione degli interventi relativi allo stato d’emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi metereologici che si sono verificati nei giorni dal 22 novembre al 5 dicembre 2022 nel territorio dei comuni di Comacchio, Goro e Codigoro, in provincia di Ferrara, di Cesenatico, Gatteo e Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena e di Ravenna.
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Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato ventotto leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Emilia-Romagna n. 7 del 12/07/2023, recante “Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la sessione europea 2023. Altri interventi di adeguamento normativo”, in quanto talune disposizioni in materia di tutela della salute si pongono in contrasto con la normativa statale di riferimento, violando l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: