La Commissione propone un nuovo regolamento per porre rimedio alle distorsioni causate dalle sovvenzioni estere nel mercato unico.
La Commissione europea il 5 maggio 2021 ha proposto un nuovo strumento che affronta la questione dei potenziali effetti distorsivi causati dalle sovvenzioni estere nel mercato unico. La proposta legislativa odierna fa seguito all'adozione del Libro bianco nel giugno 2020 e a un ampio ciclo di consultazioni, cui hanno partecipato i portatori di interessi. Il suo obiettivo è colmare il vuoto normativo nel mercato unico, a causa del quale. attualmente. le sovvenzioni concesse dai governi dei paesi terzi non vengono in larga misura controllate, mentre le sovvenzioni concesse dagli Stati membri sono soggette a controlli rigorosi. Il nuovo strumento è stato concepito per affrontare efficacemente il problema delle sovvenzioni estere che causano distorsioni e compromettono la parità di condizioni nel mercato unico in qualsiasi situazione di mercato. Si tratta inoltre di un elemento chiave per realizzare la strategia industriale aggiornata dell'UE adottata anch'essa oggi, promuovendo un mercato unico equo e competitivo e creando così le condizioni adeguate perché l'industria europea possa prosperare.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza e del gruppo "Un'Europa pronta per l'era digitale", ha dichiarato: "L'Europa è una superpotenza a livello di scambi commerciali e di investimenti. Nel 2019 il volume degli investimenti esteri diretti ha superato i 7000 miliardi di euro. Il carattere aperto del mercato unico è la nostra principale risorsa, ma l'apertura richiede equità. Sono più di 60 anni che applichiamo un sistema di controllo sugli aiuti di Stato per prevenire la corsa alle sovvenzioni tra i nostri Stati membri. Oggi adottiamo una proposta che ci permetterà di affrontare anche il problema delle sovvenzioni distorsive concesse da paesi terzi. In questi tempi difficili è particolarmente importante garantire condizioni di parità per sostenere la ripresa dell'economia dell'UE."
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per un'Economia al servizio delle persone, ha dichiarato: "Da tempo i vantaggi sleali derivanti dalle sovvenzioni rappresentano un flagello per la concorrenza internazionale; ecco perché porre freno a tali pratiche sleali è diventato prioritario. Queste situazioni creano distorsioni sui mercati e offrono vantaggi competitivi sulla base del sostegno ricevuto, piuttosto che sulla qualità e la capacità di innovazione dei prodotti. La proposta odierna completa i nostri sforzi internazionali sulla tematica; garantirà condizioni di parità all'interno dell'UE e incoraggerà cambiamenti positivi, mantenendo nel contempo quell'apertura così essenziale per la nostra forza economica."
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "Il nostro mercato unico è molto competitivo e attraente per gli investitori esteri e per le imprese. Essere aperti al mondo però funziona solo se tutti coloro che sono attivi nel mercato unico, che investono in Europa o che presentano offerte per progetti finanziati con fondi pubblici rispettano le nostre regole. Oggi colmiamo una lacuna nel nostro corpus normativo in modo da garantire che tutte le imprese competano su un piano di parità e che nessuno possa compromettere la parità di condizioni e la competitività dell'Europa con sovvenzioni estere distorsive. Questo rafforzerà la resilienza dell'Europa."
Le norme dell'UE riguardanti la concorrenza, gli appalti pubblici e la difesa commerciale svolgono un ruolo importante nel garantire condizioni eque per le imprese attive nel mercato unico. Nessuno di questi strumenti si applica alle sovvenzioni estere che conferiscono ai beneficiari un vantaggio indebito quando acquistano imprese dell'UE, partecipano ad appalti pubblici o intraprendono altre attività commerciali nell'UE. Tali sovvenzioni estere possono assumere forme diverse, come prestiti a tasso zero o altre garanzie statali illimitate nel contesto di finanziamenti sottocosto, accordi a imposizione zero o sovvenzioni finanziarie dirette.
La proposta odierna è accompagnata da una relazione sulla valutazione d'impatto che illustra in dettaglio la logica del regolamento proposto e descrive diverse situazioni in cui le sovvenzioni estere possono causare distorsioni nel mercato unico.
Il regolamento proposto
Ambito di applicazione
Ai sensi del regolamento proposto, la Commissione avrà il potere di controllare i contributi finanziari concessi dalle autorità pubbliche di un paesi terzi che vanno a vantaggio delle imprese che svolgono un'attività economica nell'UE e, se del caso, di porvi rimedio.
In tale contesto, il regolamento propone l'introduzione di tre strumenti, di cui due basati sulla notifica e uno strumento generale di controllo del mercato. Più specificamente:
Per quanto riguarda i due strumenti basati sulla notifica, l'acquirente o l'offerente dovrà notificare ex ante qualsiasi contributo finanziario ricevuto da un governo non UE in relazione a concentrazioni o appalti pubblici conforme alle soglie di cui sopra. In attesa dell'esame da parte della Commissione, la concentrazione in questione non può essere portata a termine e l'appalto non può essere aggiudicato all'offerente oggetto dell'indagine. Vengono stabiliti termini vincolanti per la decisione della Commissione.
Ai sensi del regolamento proposto, se un'impresa non rispetta l'obbligo di notificare una concentrazione oggetto di sovvenzione o un contributo finanziario nel quadro di un appalto conformi alle soglie previste, la Commissione può infliggere ammende e riesaminare l'operazione come se fosse stata notificata.
Lo strumento generale di controllo del mercato, d'altro canto, consentirà alla Commissione di esaminare altre tipologie di situazioni di mercato, come gli investimenti in nuovi settori o le concentrazioni e gli appalti al di sotto delle soglie indicate quando sospetta la presenza di una sovvenzione estera. In questi casi, la Commissione potrà avviare controlli di propria iniziativa (ex officio) e potrà richiedere notifiche ad hoc.
Sulla base dei riscontri ricevuti sul Libro bianco, l'applicazione del regolamento spetterà esclusivamente alla Commissione, per garantirne l'applicazione uniforme in tutta l'UE.
Se dovesse accertare l'esistenza di una sovvenzione estera distorsiva, la Commissione valuterà, ove giustificato, i possibili effetti positivi della sovvenzione estera e l'equilibrio tra tali effetti e quelli derivanti dalla distorsione.
Se gli effetti negativi superano quelli positivi, la Commissione avrà facoltà di imporre misure di riparazione o di accettare impegni che pongano rimedio alla distorsione da parte delle imprese interessate.
Misure di riparazione e impegni
Per quanto riguarda le misure di riparazione e gli impegni, il regolamento proposto prevede una serie di misure di riparazione strutturali o comportamentali, quali la cessione di determinati attivi o il divieto di un determinato comportamento di mercato.
In caso di operazioni notificate, la Commissione avrà inoltre facoltà di vietare l'acquisizione sovvenzionata o l'aggiudicazione dell'appalto pubblico all'offerente che beneficia di sovvenzioni.
Prossime tappe
Il Parlamento europeo e gli Stati membri discuteranno ora la proposta della Commissione nel contesto della procedura legislativa ordinaria in vista dell'adozione di un testo definitivo del regolamento.
La proposta sarà inoltre aperta a una consultazione pubblica di otto settimane.
Una volta adottato, il regolamento sarà direttamente applicabile in tutta l'UE.
Contesto
Nelle sue conclusioni del 21 e 22 marzo 2019, il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione di individuare nuovi strumenti per far fronte alle distorsioni causate dalle sovvenzioni estere nel mercato unico. Il Consiglio ha inoltre fatto riferimento al Libro bianco della Commissione nelle sue conclusioni dell'11 settembre 2020 e ha richiesto "ulteriori strumenti per affrontare gli effetti distorsivi delle sovvenzioni estere nel mercato unico" nelle sue conclusioni dell'1 e 2 ottobre 2020.
Nella sua relazione sulla politica di concorrenza del febbraio 2020, il Parlamento europeo ha invitato la Commissione a "valutare la possibilità di aggiungere un pilastro al diritto dell'UE in materia di concorrenza onde dotare la Commissione di strumenti investigativi adeguati nei casi in cui si ritenga che un'azienda adotti un comportamento "distorsivo" a causa di sovvenzioni pubbliche".
Nella sua comunicazione del 10 marzo 2020 dal titolo "Una nuova strategia industriale per l'Europa", la Commissione ha confermato che entro la metà del 2020 avrebbe adottato un Libro bianco su uno strumento relativo alle sovvenzioni estere per contrastare gli effetti distorsivi dalle sovvenzioni estere nel mercato unico. La strategia industriale aggiornata, adottata oggi, individua inoltre nella proposta di regolamento sulle sovvenzioni estere una delle azioni chiave per conseguire l'obiettivo dell'autonomia strategica aperta dell'UE.
Nel programma di lavoro della Commissione per il 2021 e nella comunicazione "Riesame della politica commerciale" del 18 febbraio 2021, la Commissione ha annunciato che proporrà uno strumento giuridico sulle sovvenzioni estere entro la metà del 2021.
Il 17 giugno 2020 la Commissione ha adottato un Libro bianco che propone metodologie per affrontare gli effetti distorsivi causati dalle sovvenzioni estere nel mercato unico.
La consultazione pubblica sul Libro bianco si è conclusa il 23 settembre 2020. La Commissione ha inoltre consultato il pubblico in merito alla valutazione d'impatto iniziale e ha condotto una consultazione mirata con un campione di portatori d'interessi per i quali la questione è particolarmente rilevante.
La Commissione ha analizzato attentamente i contributi ricevuti e ne ha tenuto debitamente conto nella formulazione della proposta odierna.
Per ulteriori informazioni
Sito web della DG Concorrenza sulle sovvenzioni estere
Proposta di regolamento sulle sovvenzioni estere distorsive
Relazione sulla valutazione d'impatto: