Consiglio dei Ministri del 15 luglio 2021

Posted on 16/07/2021 in Normativa by

Ieri Riunione del Consiglio dei Ministri. Riportiamo il comunicato, fonte governativa, con i vari temi oggetto della seduta.

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 15 luglio 2021, alle ore 16.50 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

TUTELA DEI LAVORATORI

Misure urgenti a tutela dei lavoratori delle aziende in crisi

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato misure urgenti a tutela dei lavoratori delle aziende in crisi.

Il testo prevede due norme.

  • Esonero quote Tfr. La proposta normativa consente alle imprese in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria, che richiedono dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 il trattamento straordinario di integrazione salariale, la possibilità di essere esonerate dal pagamento delle quote di accantonamento del Tfr relative alla retribuzione persa a seguito della riduzione oraria o sospensione dal lavoro e dal cosiddetto contributo di licenziamento. Si tratta di una estensione dell’efficacia della misura di cui all’articolo 43-bis del decreto-legge n. 109/2018.
  • Integrazione cassa Covid. La norma prevede in via eccezionale, per le imprese con un numero di lavoratori dipendenti non inferiore a mille che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, la concessione del trattamento di integrazione salariale di cui all’articolo 8, comma 1 del decreto 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 20221, n. 69, per una durata massima di ulteriori tredici settimane fruibili fino al 31 dicembre 2021.

DISTRIBUZIONE TRANSFRONTALIERA DEGLI ORGANISMI D’INVESTIMENTO COLLETTIVO

Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2019/1160 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, che modifica le direttive 2009/65/CE e 2011/61/UE per quanto riguarda la distribuzione transfrontaliera degli organismi di investimento collettivo e del regolamento (UE) 2019/1156 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, per facilitare la distribuzione transfrontaliera degli organismi di investimento collettivo e che modifica i regolamenti (UE) n. 345/2013, (UE) n. 346/2013 e (UE) n. 1286/2014 e recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, ai sensi dell’articolo 9 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, e dell’articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato, in esame preliminare, un decreto-legislativo che introduce norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni delle direttive europee in tema di distribuzione transfrontaliera degli Organismi d’investimento collettivo.

Il provvedimento, costituito da sette articoli, introduce la nozione di “pre-commercializzazione”, che consiste nel fornire informazioni e comunicazioni su strategie o su idee di investimento da parte di una società di gestione del risparmio o di un gestore di fondi di investimento alternativi ai potenziali investitori professionali. Si chiarisce che la pre-commercializzazione non costituisce offerta al pubblico. 

Il provvedimento interviene sul decreto legislativo n. 58 del 1998 (testo unico finanza – TUF) e adeguare l’ordinamento nazionale (TUF) alle novità introdotte dalla direttiva 2019/1160 e dal regolamento 2019/1156, in materia di distribuzione transfrontaliera degli organismi di investimento collettivo (OICR) (in attuazione della delega di cui all’art. 13 della legge n. 53 del 2021 – legge di delegazione europea 2019-2020) e introdurre disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 17 di adeguamento dell’ordinamento nazionale al regolamento prospetto (si tratta di modifiche minime di carattere essenzialmente redazionale) in base alla procedura di cui all’art. 31, comma 5, della legge 234 del 2012.

ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI DELL’AVVOCATURA DELLO STATO

Norme per l’organizzazione e il funzionamento degli Uffici dell’Avvocatura dello Stato (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce norme per l’organizzazione e il funzionamento degli Uffici dell’Avvocatura dello Stato.

In particolare, il nuovo regolamento delinea poteri e funzioni di tale nuova figura, prevedendo sei uffici dirigenziali non generali.

Tra le altre novità, si prevede che la dotazione organica del personale amministrativo dell’Avvocatura dello Stato venga definita tenendo conto anche del numero di affari contenziosi e consultivi aperti nell’ultimo triennio e di ulteriori parametri quali gli effettivi carichi di lavoro e, per consentire all’Avvocatura dello Stato di dotarsi di una struttura che monitori l’evoluzione normativa e giurisprudenziale e fornisca agli avvocati e procuratori dello Stato gli strumenti necessari a svolgere l’attività professionale, si istituisce il “Servizio studi e formazione professionale”.

Infine, viene disciplinata la figura del responsabile per la transizione digitale e si introducono la figura del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e quella del responsabile della protezione dei dati personali.

ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Il sottosegretario Roberto Garofoli ha illustrato la terza relazione periodica sul monitoraggio dei provvedimenti attuativi indicando i primi risultati frutto del nuovo metodo operativo seguito dal Governo consistente nell’individuazione per ogni amministrazione di obiettivi quantitativi mensili di adozione dei decreti attuativi e di attuazione delle politiche di governo. Dal 13 febbraio 2021 ad oggi sono stati adottati 237 provvedimenti attuativi con un andamento crescente che ha raggiunto il livello più alto con 70 provvedimenti nel mese di giugno, il primo in cui sono stati assegnati i target quantitativi.

Sono stati illustrati i risultati delle singole Amministrazioni e comunicati gli ulteriori obiettivi per i mesi di agosto e settembre prossimi.

Si è dato, infine, conto di quanto attuato rispetto alle indicazioni fornite nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno scorso: 

  1. l’istituzione della Rete governativa permanente dell’attuazione del programma di governo, coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e costituita dai Nuclei permanenti per l’attuazione del programma di governo presso ciascun Ministero; 
  2. l’introduzione del monitoraggio dell’impatto finanziario dei singoli provvedimenti attuativo; 
  3. la prima convocazione di sedute nel mese di luglio della Conferenza Stato/Regioni e della Conferenza Unificata appositamente dedicate all’esame dei provvedimenti attuativi.

FABBISOGNI STANDARD

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, visti i pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti e dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali, ha approvato, in esame definitivo, un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante la

Nota metodologica per l’aggiornamento e la revisione della metodologia dei fabbisogni dei comuni per il 2021 ed il fabbisogno standard per ciascun comune delle Regioni a Statuto ordinario, a norma dell’articolo 6 del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216. La Nota metodologica è relativa a:

  • aggiornamento dei coefficienti di riparto dei fabbisogni standard delle funzioni di istruzione pubblica, gestione del territorio e dell’ambiente - servizio smaltimento rifiuti, settore sociale - asili nido, funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, polizia locale e trasporto pubblico locale;
  • revisione dell’impianto metodologico per la valorizzazione della spesa e dei fabbisogni standard relativi alla funzione di “viabilità e territorio” e al “settore sociale”, al netto dei servizi asili nido dei comuni per il 2021.

DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza delle forti piogge e inondazioni che hanno colpito in data 14 luglio 2021 la parte orientale del territorio belga, e in particolare le province di Lussemburgo, Liegi, Namur e Limburgo. 

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
-    su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, la nomina a Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto dell’ammiraglio ispettore del ruolo normale del Corpo delle capitanerie di porto Nicola Carlone, con contestuale conferimento del grado di ammiraglio ispettore capo;
-    su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, la nomina del dott. Bruno Giordano a direttore dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato nazionale del lavoro”.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha condiviso la relazione del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco ai fini della designazione di due componenti del Consiglio di amministrazione della RAI - Radiotelevisione italiana, Carlo Fuortes e Marinella Soldi, a norma dell’articolo 2, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 220.

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di impugnare la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 14/05/2021, “Disposizioni in materia di finanze, risorse agroalimentari e forestali, biodiversità, funghi, gestione venatoria, pesca sportiva, attività produttive, turismo, autonomie locali, sicurezza, corregionali all’estero, funzione pubblica, lavoro, professioni, formazione, istruzione, ricerca, famiglia, patrimonio, demanio, sistemi informativi, infrastrutture, territorio, viabilità, ambiente, energia, cultura, sport, protezione civile, salute, politiche sociali e Terzo settore (Legge regionale multisettoriale 2021)” in quanto talune disposizioni violano alcuni articoli della Costituzione.

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