Draghi ha presentato i temi del Consiglio europeo: la risposta alla pandemia, il Mercato unico, la politica industriale, la trasformazione digitale, le relazioni con la Russia e la situazione nel Mediterraneo orientale.
Di seguito, per punti, un sunto di quanto trattato dal Presidente:
o Campagna vaccinale - Il Governo è determinato a portare avanti la campagna vaccinale con la massima intensità e siamo già all'opera per compensare i ritardi di questi mesi. L'accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati: nelle prime tre settimane di marzo la media giornaliera delle somministrazioni è stata quasi di 170.000 dosi al giorno, più del doppio che nei due mesi precedenti. Questo è avvenuto nonostante il blocco temporaneo delle somministrazioni di AstraZeneca, che sono state in parte compensate con un aumento delle vaccinazioni con Pfeizer, ma il nostro obiettivo è portare presto il ritmo delle somministrazioni a mezzo milione al giorno. Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare la normalità e per evitare l'insorgere di nuove varianti. Procedere spediti con le somministrazioni è importante, ma è altrettanto cruciale vaccinare prima i nostri concittadini anziani e fragili, che più hanno da temere per le conseguenze del virus. Abbiamo già ottenuto degli importanti risultati: l'86 per cento degli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali ha già ricevuto una dose di vaccino e oltre due terzi ha completato il ciclo vaccinale. Un recente studio dell'Istituto superiore di sanità ha stimato che il numero di nuovi casi di Covid-19 diagnosticati nelle RSA tra fine febbraio e inizio marzo è rimasto sostanzialmente stabile a fronte di un chiaro aumento dell'incidenza nella popolazione generale. Per quanto riguarda la copertura vaccinale di coloro che hanno più di 80 anni, persistono purtroppo importanti differenze regionali che sono molto difficili da accettare. Tutte le Regioni devono attenersi alle priorità indicate dal Ministero della salute. Il Governo intende assicurare la massima trasparenza ai dati sui vaccini e renderà pubblici tutti i dati sul sito della Presidenza del Consiglio, Regione per Regione e categoria di età per categoria di età.
o Riaperture - Mentre stiamo vaccinando, mentre la campagna di vaccinazione procede, è bene cominciare a pensare e a pianificare le riaperture. Cominceremo a riaprire almeno le scuole primarie e la scuola dell'infanzia, anche nelle zone rosse, allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo di poterlo fare, subito dopo Pasqua.
o Produzione vaccini - In sede europea, dobbiamo esigere dalle case farmaceutiche il pieno rispetto degli impegni. L'Unione europea deve fare pieno uso di tutti gli strumenti disponibili, incluso il Regolamento dell'Unione europea per l'esportazione dei vaccini, approvato il 30 gennaio. La pandemia rende evidente l'opportunità di investire sulla capacità produttiva di vaccini in Europa, dobbiamo costruire una filiera che non sia vulnerabile rispetto agli shock e alle decisioni che vengono dall'esterno e abbiamo già iniziato a stabilire, sostenuti dal Governo, accordi di partnership con case internazionali per la produzione in Italia. La Commissione europea ha istituito una task force guidata dal commissario Thierry Breton per rafforzare la produzione continentale. Si parla molto di autonomia strategica, spesso se ne parla con riferimento alla difesa, alla sicurezza, al mercato unico, ma credo che oggi la prima autonomia strategica sia in fatto di vaccini.
o COVAX - L’Italia è anche consapevole che sia necessaria una rafforzata credibilità europea sui vaccini perché si abbia un'autentica solidarietà internazionale in questo campo. Il dispositivo COVAX è lo strumento migliore per raggiungere questo obiettivo. Gli Stati aderenti includono Stati Uniti e Cina; l'Unione europea vi partecipa in modo cospicuo, la Commissione europea ha impegnato un miliardo di euro; l'Italia è stata la prima a contribuirvi nel 2020 con 86 milioni. Il grande merito di COVAX è garantire la distribuzione dei vaccini secondo le effettive necessità dei Paesi riceventi e non in base all'interesse politico, economico o geopolitico dei donatori. Finora ha assicurato consegne di quasi 30 milioni di dosi di vaccini a 50 Paesi. Il nostro auspicio è continuare a rafforzare questo meccanismo e renderlo sempre più efficace.
o Vertice mondiale della salute - La Presidenza italiana del G20 ha posto al centro della sua agenda la salute globale e il rafforzamento della cooperazione internazionale in materia sanitaria. In questo giocherà un ruolo di primo piano il vertice mondiale della salute, che ospiteremo a Roma il 21 maggio insieme alla Commissione europea. Intendiamo confrontarci con gli altri Paesi sulle esperienze fatte nella lotta contro il Covid-19. Vogliamo lavorare fin da ora per migliorare la nostra preparazione di fronte a futuri eventi pandemici e sostenere le capacità internazionali per la ricerca.
o Certificato verde digitale - La ricerca e l'industria italiana nel settore delle scienze della vita sono già in prima linea a livello europeo e mondiale e faremo di tutto perché continuino a restarci. Il 17 marzo 2021 la Commissione europea ha presentato una proposta volta a creare un certificato verde digitale per permettere una libera e sicura circolazione dei cittadini dell'Unione europea. L'obiettivo è dare, entro tre mesi, un certificato digitale a coloro che sono stati vaccinati, che hanno effettuato un test diagnostico per il SARS-CoV-2 o che sono guariti. La libertà di movimento deve andare di pari passo con la garanzia della salute. Occorre però raggiungere questo obiettivo senza discriminazioni e nel rispetto della tutela dei dati sensibili dei cittadini. È un progetto complesso; la Commissione dovrà presentare delle linee guida dettagliate e gli Stati membri dovranno essere in grado di renderle operative.