Comunicazione della Banca d’Italia sul contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo
L’attività di vigilanza sul contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) sta attraversando una fase di profondo cambiamento.
A livello europeo è stata avviata una riforma per rafforzare il quadro istituzionale e dei controlli AML/CFT attraverso la definizione di una disciplina maggiormente armonizzata (single rulebook) e la creazione di nuova Autorità europea (Anti-money laundering Authority, AMLA) dotata, tra l’altro, di poteri di vigilanza sugli intermediari.
Anche la Banca d’Italia ha deciso di rafforzare la propria azione, attraverso la creazione di una nuova struttura, l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio (SNA), posta alle dirette dipendenze del Direttorio. La riforma permetterà alla Banca d’Italia anche di interagire con maggiore efficacia nel nuovo sistema europeo in corso di definizione.
L’Unità SNA (1)– in cui sono confluite tutte le attività AML/CFT finora svolte dal Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria – svolgerà i propri compiti attraverso tre divisioni, di cui due dedicate all’attività di supervisione e una che seguirà i profili normativi, metodologici, di cooperazione internazionale e di analisi dei rischi.
1. Il progetto di ampliamento delle informazioni a supporto delle attività di vigilanza AML
In questo contesto, la Banca d’Italia ha avviato un percorso di revisione delle metodologie AML/CFT che richiede, tra l’altro, di ampliare le informazioni a supporto delle attività di analisi.
Questa scelta è coerente con gli Orientamenti EBA sulla vigilanza AML basata sul rischio (2) – recentemente entrati in vigore – che richiedono alle Autorità di vigilanza di fondare la propria azione su una molteplicità di fonti informative, funzionali al confronto con i soggetti vigilati, all’individuazione di tendenze e rischi emergenti e alla conduzione di valutazioni di rischio settoriali e individuali. In particolare, le Linee Guida richiamano espressamente l’esigenza di acquisire informazioni su tipologia di clientela, canali distributivi, operatività, prodotti e servizi offerti e sull’esposizione al rischio geografico (3).
In una prima fase, le informazioni relative a questi fattori di rischio – che non siano già disponibili nel patrimonio informativo della Banca d’Italia – saranno acquisite attraverso un questionario in formato excel rivolto agli intermediari vigilati, secondo una prassi molto diffusa a livello europeo.
2. Il lancio della survey campionaria
Il questionario verrà somministrato in via sperimentale a un campione ampiamente rappresentativo di intermediari, in modo da poterne verificare l’efficacia e la funzionalità rispetto agli obiettivi; i tempi di risposta richiesti agli intermediari saranno di 6 settimane.
I risultati saranno presi in considerazione nei prossimi mesi per apportare al questionario eventuali modifiche o affinamenti; una volta ultimato il progetto, la cui conclusione è stimata entro il primo semestre del 2023, la versione definitiva del questionario sarà sottoposta annualmente a tutti i soggetti vigilati a fini AML/CFT.
La rilevazione campionaria è stata preceduta da un’interlocuzione con le principali associazioni di categoria, e le loro osservazioni e proposte sono state tenute in considerazione. In considerazione dell’innovatività del progetto e dell’interesse di tutta la platea dei soggetti vigilati a contribuire attivamente ai lavori, si invitano tutti gli intermediari – anche se non selezionati ai fini della survey – a far pervenire propri commenti e osservazioni al questionario (allegato alla presente comunicazione) entro il 5 dicembre p.v (4).
(1) Clicca qui
(2) Orientamenti EBA (EBA/GL/2021/16) sulle caratteristiche di un approccio alla vigilanza basato sul rischio nel settore della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e della lotta al finanziamento del terrorismo, disponibili al seguente link (europa.eu)
(3) Lo stesso tipo di informazioni è richiesto anche dalla proposta di regolamento sulla nuova Autorità Europea, che dovrà definire metodologie per la valutazione dei rischi degli intermediari funzionali, tra l’altro, a individuare quelli che rientreranno nel perimetro della vigilanza diretta della nuova Autorità.
(4) I commenti andranno trasmessi alla casella funzionale SNA.questionariAML@bancaditalia.it.