La “via coreana” per contenere la pandemia da Coronavirus, con il tracciamento delle persone contagiate attraverso i loro telefoni cellulari, viene utilizzata anche in Europa.
La geolocalizzazione contro il Virus.
Quattro Paesi dell’Unione europea lo hanno già fatto: Bulgaria, Repubblica ceca, Slovacchia e Spagna hanno già adottato una legislazione specifica in materia, che obbliga gli operatori mobili a condividere i dati con le autorità.
Si sta lavorando a iniziative per il tracciamento anonimo degli spostamenti delle persone , oltre che in Italia, anche in Austria, Belgio, Francia, e Germania.
Inoltre in Belgio, Francia e Italia sono stati usati dei droni sia per informare la popolazione sia per monitorare il rispetto delle regole di distanziamento sociale.
Queste iniziative non impattano sulla privacy se i dati sono “anonimizzati”, inoltre vi è anche da considerare l'eccezionale gravità della situazione a supporto dell'uso di tali mezzi, in generale le normative europee sembrano dunque consentire queste misure di tracciamento, a patto che si tratti di provvedimenti necessari, appropriati, proporzionali all’interno di una società democratica.
Su queste linee si sta muovendo anche la Commissione europea, che da un paio di settimane è in consultazione costante con gli operatori telefonici per trovare una linea comune di accesso ai dati valida e omogenea per tutta l'Unione.