Confermato l'accordo provvisorio, tra la presidenza del Consiglio e il Parlamento, su una nuova direttiva che armonizza le norme per i gestori e gli acquirenti di crediti deteriorati emessi da enti creditizi.
Le nuove norme mirano a sostenere lo sviluppo del mercato secondario dei crediti deteriorati all'interno dell'UE, al fine di consentire alle banche di ripulire i bilanci dai "crediti in sofferenza", garantendo nel contempo che la vendita non pregiudichi i diritti dei debitori.
Per la ripresa economica in Europa è importante che le imprese e le famiglie europee possano accedere a opportunità di finanziamento efficienti. Fare in modo che gli enti creditizi ripuliscano i loro bilanci dai crediti deteriorati migliorerà le possibilità di accesso ai finanziamenti per cittadini e imprenditori.
João Leão, ministro portoghese delle Finanze
Un credito bancario viene generalmente considerato deteriorato quando il debitore non paga le rate o gli interessi concordati da oltre 90 giorni o se si ritiene improbabile che lo rimborsi. La gestione efficiente dei crediti deteriorati è particolarmente importante all'indomani della crisi COVID-19 per ridimensionare i rischi nei bilanci delle banche e consentire alle banche di concentrarsi sui prestiti alle imprese e ai cittadini, sostenendo in tal modo la ripresa economica nell'UE.
La direttiva uniforma le norme per i gestori e gli acquirenti di crediti in tutta l'UE e facilita la vendita di crediti deteriorati, anche a livello transfrontaliero, salvaguardando nel contempo i diritti dei debitori. Un'autorità designata nello Stato membro di origine autorizzerà e supervisionerà i gestori di crediti, in stretta cooperazione con le autorità degli altri stati membri.
La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle seguenti questioni principali discusse nel corso dei negoziati:
Il Parlamento e il Consiglio dovrebbero adottare la direttiva dopo la messa a punto da parte dei giuristi-linguisti. Una volta firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE, il testo sarà recepito nel diritto nazionale entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore.