Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza verrà adottato a pieno regime dal prossimo 16 luglio 2022 e sostituirà la legge fallimentare per le procedure concorsuali e di risanamento
Lo slittamento dal 16 maggio al 15 luglio 2022 della data di entrata in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza si è reso necessario in considerazione delle significative modifiche contenute nello schema di decreto legislativo di attuazione della Direttiva Insolvency UE/2019/1023 che l’Italia si è impegnata a recepire entro il prossimo 17 luglio.
La modifica di maggior rilievo prevista dall’attuazione della Direttiva consiste nell’abrogazione delle procedure di allerta e composizione assistita della crisi. Infatti, in linea con i principi della Direttiva viene indicato come strumento più adatto per l’avvio di una ristrutturazione in una fase precoce della crisi, funzionale al risanamento, quello della composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa.
La composizione negoziata della crisi non fa più perno su meccanismi di attivazione automatica come gli indici ed indicatori di crisi, impostati in uno scenario economico molto diverso da quello attuale, post emergenziale. La nuova definizione di crisi prevista dalla direttiva non sarà più dunque collegata ad indici e indicatori ma a segnali di allarme ai quali l’impresa sarà chiamata a reagire.
La norma completa pubblicata nella Gazzetta Ufficiale