Il Decreto che pone fine all'emergenza pandemica prevede, tra l'altro: le ffp2 nei locali al chiuso, per i posti di lavoro invece sono sufficienti le chirurgiche e lo smart working resterà in vigore fino al 30 giugno.
Il Decreto, approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso giovedì 17 marzo, introduce disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. In particolare, il provvedimento stabilisce: la proroga dell’obbligo delle mascherine ffp2 negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico, mentre per i luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie; la fine del sistema delle zone colorate; il ritorno al 100% delle capienze degli impianti sportivi all’aperto e al chiuso dal 1° aprile; e anche la possibilità di adozione di nuovi protocolli e linee guida con ordinanza del Ministro della salute. Inoltre, si dispone il graduale superamento del green pass e l’eliminazione delle quarantene precauzionali.
Da ultimo, si segnala che, per quanto riguarda la disciplina dello smart working, fino al 30 giugno rimarrà in vigore il regime semplificato utilizzato durante il periodo pandemico.