Sentenza Tar, De Caprio: "grave lesione dell'autonomia decisionale dei calabresi"
Il Tar di Catanzaro "accoglie il ricorso e annulla l'ordinanza del Presidente della Regione Calabria del 29 aprile 2020 nella parte in cui dispone che sul territorio della Regione, è 'consentita la ripresa delle attività di Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto'. Ordina che la sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa". E' quanto si legge nella sentenza del Tar che di fatto richiude le attività che la Regione aveva riaperto. "E' una decisione pur rispettabile ma ininfluente: l'ordinanza infatti ha avuto piena esecuzione per 11 giorni e il Governo ha preannunciato per mercoledì che disporrà l'apertura di bar e ristoranti a livello generale" Lo afferma l'avv. Oreste Morcavallo, uno dei legali che ha assistito la Regione Calabria.
"L’autoritarismo uccide la democrazia e il diritto all’autodeterminazione. Il popolo si ama, non si domina. E’ solo oppressione. Il pronunciamento del Tar ha portato oggi a una grave lesione dell’autonomia decisionale del popolo calabrese, del suo coraggio, della sua determinazione ad andare avanti ben saldo sulle proprie gambe. Ma il Sud ha imparato da tempo a parlare con voce propria e continuerà a farlo, la Calabria continuerà a farlo, nella cornice della legge, certo, rispettando le istituzioni, ma non dimenticando il suono della sua voce libera."
Così Sergio De Caprio, assessore all'ambiente della Giunta regionale della Calabria.