Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato ieri a Berlino la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel. Al termine hanno tenuto una conferenza stampa congiunta.
Ieri l'incontro tra la Cancelliera Merkel e il Premier Draghi riportiamo, da fonte Governo Itaiano, la conferenza stampa per la rilevanza dei temi trattati:
"Grazie Cancelliera, grazie Angela per questa accoglienza.
Il rapporto tra Germania e Italia è profondo, duraturo e solido. La vicinanza delle vedute si è vista anche nell'ultimo G7: sono due paesi che sono fondati sull'europeismo e sull'atlantismo, come ho ricordato nel primo discorso che ho fatto quando è stato formato il governo, e quindi le posizioni nei confronti degli Stati Uniti, nei confronti della Russia, nei confronti della Cina e anche nei confronti degli stati del Nord Africa sono posizioni molto vicine.
La cooperazione così stretta non è una sorpresa: basti pensare che il primo paese per turismo in Italia è la Germania; la seconda comunità italiana più popolosa del mondo è in Germania con un milione di persone. Le due industrie manifatturiere sono le più grandi d’Europa e sono fortemente complementari e c'è cooperazione nel settore della difesa, c'è cooperazione e - direi - identità di vedute nel settore dell'ambiente, dove tra l'altro potremmo anche parlare di avere dei progetti in comune per ciò che riguarda l'idrogeno e nel settore del clima. Quindi è una cooperazione molto forte che giustifica questo rapporto - come dicevo - profondo e duraturo.
Volevo anche però dire un'altra cosa, un ringraziamento sentito perché la crisi sanitaria ha contribuito in un certo senso a rendere questi legami tra i due paesi ancora più saldi. Voglio ricordare l'aiuto offerto dalla Germania durante la prima fase della pandemia con il trasporto di molti pazienti italiani negli ospedali tedeschi e anche il sostegno decisivo della Cancelliera nel lancio del Next Generation EU.
Il governo italiano, a questo punto, è impegnato in riforme come dire si usava un tempo “strutturali”, ma io direi riforme “di sistema”, che rendano l'Italia più competitiva ma anche più equa e più sostenibile. Questa sarà l'impegno - e in effetti già lo è - di questo governo che continuerà nei mesi a venire. Credo che la Cancelliera sarà d'accordo: per avere un’Europa più forte occorre anche avere un’Italia più forte e in questo senso il governo è pienamente impegnato.
Tra i temi che ha ricordato la Cancelliera abbiamo toccato anche alcuni che verranno trattati nel Consiglio europeo: in particolare, la migrazione. Su questo anche dovremo lavorare insieme e aiutarci l’un l’altro, ed è questa la direzione in cui i due governi stanno lavorando. Anche per quanto riguarda la Libia - come ha ricordato la Cancelliera - sosteniamo quello che si chiama oggi il processo di Berlino, con la ministeriale dei Ministri degli Esteri tra qualche giorno che sostanzialmente dovrebbe vedere un maggiore impegno dell'Unione europea - non solo dei singoli paesi - in quell'area. Un impegno, un investimento che serve sia a contenere i flussi di immigrazione illegali, sia a organizzare l'immigrazione anche legale e aiutare questi paesi a stabilizzarsi, a ritrovare la pace. In particolare, ovviamente, stiamo pensando alla Libia. Grazie, Angela".
Rino Pellino: “Fra i motivi molto forti di contatto tra Italia e Germania, che probabilmente sono anche aumentati da quando il presidente del consiglio lasciando a Francoforte è andato a Palazzo Chigi, c'è un qualche tema che però vi divide in vista del prossimo consiglio europeo? C'è grande armonia proprio su tutta la linea oppure ci sono dei punti che, in realtà, vi separano? Penso, appunto, al tema migrazione, alla Libia, ai rapporti con la Russia magari anche in vista della riunione del G20.”
Presidente Draghi: “Direi, come ha detto la Cancelliera, prima di tutto il calcio. Abbiamo vicinanza di vedute su quella che si chiama dimensione esterna, e che significa una ben maggior presenza dell'Unione Europea nel Nord Africa. E quando dico Nord Africa non intendo soltanto Tunisia e Libia ma anche le regioni da cui viene molta parte dell'immigrazione ormai: il Sahel, il Mali, l'Etiopia, l'Eritrea. Insomma, occorre che la presenza l'unione europea - economicamente ma anche per assistenza tecnica - sia più sentita in questa parte del mondo. E poi, naturalmente, ci sono tutti i meccanismi di riallocazione. Si sta discutendo e i negoziati prenderanno del tempo ma, insomma, c’è gran volontà di arrivare a a una visione congiunta e che sia di mutuo beneficio”.
Jörg Blank: “Voi avete parlato di immigrazione. Vi adopererete per rinnovare l’accordo con la Turchia? E una domanda per il Presidente Draghi. Gli italiani hanno una posizione favorevole nel calcio e in Gran Bretagna c’è la variante “delta”. Forse si potrebbe trasferire la finale degli Europei a Roma. Lei si adopererebbe in questo senso?”
Presidente Draghi: “La risposta a entrambe le domande è sì. Sì per quanto riguarda il rinnovo dell’accordo con la Turchia e sì per quanto riguarda l’adoperarmi perché la finale non si faccia in un paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente”.