lo studio propone un sistema di indicatori di rischio basati sui dati pubblici dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), volti a identificare potenziali comportamenti corruttivi negli appalti pubblici.
Lo sviluppo di indicatori di rischio corruttivo negli appalti assume particolare rilievo in ragione del peculiare peso del fenomeno nel mercato dei contratti pubblici, quest’ultimo in Italia risulta particolarmente vulnerabile in ragione del forte interesse da parte della criminalità organizzata, che mira ad appropriarsi delle risorse pubbliche e in particolare, più di recente, delle ingenti risorse finanziarie erogate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Lo studio condotto dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), partendo di dati pubblici dell’ANAC – Autorità a cui compete l’attività di vigilanza - propone un insieme di dodici indicatori calcolati per le gare pubblicate in Italia tra gennaio 2018 e giugno 2023.
L’esercizio condotto dalla UIF identifica caratteristiche specifiche della gara d’appalto o del processo di aggiudicazione del contratto, che possono segnalare una potenziale vicinanza a contesti corruttivi; la ricorrenza simultanea di queste caratteristiche come segnale di rischio corruttivo viene aggregata in un indicatore sintetico.
L’UIF ritiene che gli indicatori proposti presentano diversi potenziali utilizzi nell’ambito dell’antiriciclaggio.