Il Capogruppo della Lega al Parlamento europeo: "odiose differenze di trattamento tra stati membri".
LEASING NAUTICA, l'On CAMPOMENOSI presenta interrogazione al Parlamento europeo:
"ANCORA, GOVERNO E COMMISSIONE UE PENALIZZANO L’ITALIA, Gentiloni spieghi perchè ha permesso un accordo che danneggia il nostro comparto nautico" .
“Madre spesso invocata ma troppe volte matrigna: temo che questa possa essere la sintesi perfetta della Commissione Europea, che non perde occasione per avallare e consentire odiose differenze di trattamento tra stati membri. Stavolta succede tra Francia, Italia, Grecia e Croazia in ambito nautica, un settore molto importante il nostro Paese e nel quale, grazie agli accordi sottoscritti dal Commissario Gentiloni, finiremo per essere ancora una volta penalizzati”. Lo afferma in una nota Marco Campomenosi, capo-delegazione della Lega al Parlamento Europeo.
“In sintesi: nel 2018 - spiega Campomenosi - la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro i quattro paesi sul calcolo dell’imponibile IVA al noleggio di imbarcazioni da diporto. Italia e Francia avrebbero concordato con il commissario Gentiloni l’entrata in vigore di nuove regole dal 1 novembre 2020. L’Italia ha adottato una normativa che estende queste regole anche al leasing nautico. La Francia, al contrario, non ha adottato simili disposizioni, mentre la Grecia ha ottenuto deroghe importanti e la Croazia applica l'IVA turistica al 10%. Insomma, l’Italia ancora una volta verrà penalizzata dalle regole europee e vedrà uno dei propri settori di punta, quello del leasing nautico, subire un forte svantaggio competitivo nei confronti degli altri. Per questa ragione - annuncia il capo delegazione del Carroccio - la Lega ha presentato un’interrogazione al commissario Gentiloni: vogliamo sapere se intende fare qualcosa per risolvere questa situazione e soprattutto se l’Europa si muoverà in qualche modo per aiutare le aziende degli stati membri a competere con quelle dei Paesi mediterranei non aderenti all’UE, che operano in condizioni di totale detassazione”.
“In tutto questo - è l’affondo di Campomenosi - il governo italiano ha delle forti responsabilità. Perchè durante i negoziati con la Commissione non ha preteso un trattamento migliore per le nostre aziende nautiche? E’ inutile che i ministri vadano a fare passerelle agli eventi se poi, quando si tratta di difendere davvero i nostri interessi, non fanno nulla di concreto ma accettano supinamente prevaricazioni e danneggiamenti. Non devono quindi stupire le dure critiche che arrivano da tutti i settori. Oggi è toccato all’assemblea dell’Ance criticare l’esecutivo e il ministro dello Sviluppo Economico, Patuanelli, non ha davvero di che stupirsi e dirsi deluso: sua e del suo esecutivo è la responsabilità del fatto che ormai le nostre aziende vedono nel governo un ‘avversario’ e non un alleato nel far fronte alla situazione economica difficilissima”, conclude Campomenosi.